quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 10 DICEMBRE 2020
Oncologia. Il Cnao promuove “dot-to-dot”, servizio di chat online sull’adroterapia dedicato ai medici

Grazie al servizio di chat on line, medici di medicina generale e specialisti potranno confrontarsi con i radioterapisti oncologi del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, per sottoporre i casi clinici dei propri pazienti e capire quando è indicato utilizzare l’adroterapia per il trattamento di tumori radioresistenti e non operabili

Il Cnao, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, ha attivato il servizio on line “DOT-to-DOT”, una chat cifrata che consente ai medici specialisti di entrare in contatto con i medici radioterapisti del Centro, per richiedere una valutazione sulla possibilità di trattamento con adroterapia, per sottoporre casi clinici e inviare la documentazione clinica dei propri pazienti nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.
 
“In un contesto storico – sottolinea una nota del Cnao – come quello che stiamo vivendo è fondamentale fornire ai medici strumenti di facile e veloce utilizzo per supportarli nella difficile scelta del percorso clinico da seguire nella direzione di una terapia sempre più mirata e personalizzata che si basi su un approccio multidisciplinare, fondamentale soprattutto in campo oncologico”.
 
Grazie a questo progetto i medici di medicina generale e gli specialisti possono quindi entrare in contatto con i radioterapisti oncologi del Centro per sottoporre i casi clinici dei propri pazienti e capire quando è indicato utilizzare l’adroterapia per il trattamento di tumori radioresistenti e non operabili.
Per usufruire di questo servizio gratuito è sufficiente iscriversi all’area riservata ai medici sul sito del Cnao.
 
L’adroterapia è una forma evoluta di radioterapia, inserita nei Lea, che, al posto dei raggi X, utilizza protoni e ioni carbonio, particelle pesanti caratterizzate da maggiore potenza e precisione nella distruzione delle cellule tumorali. A differenza dei raggi X, i protoni e gli ioni carbonio, grazie alle loro proprietà fisiche, rilasciano la loro energia solo in prossimità della massa tumorale, limitando al minimo gli effetti collaterali sui tessuti sani circostanti. Per questo motivo l’adroterapia è utilizzata per trattare tumori che non rispondono alla radioterapia tradizionale o non sono operabili, come, per esempio i tumori del distretto testa-collo (melanomi oculari, carcinomi adenoido-cistici, tumori delle prime vie respiratorie), sarcomi, cordomi, condrosarcomi, tumori dell’encefalo e della base cranica, tumori del fegato, del pancreas e della prostata ad alto rischio, tumori solidi pediatrici.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA