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Venerdì 04 DICEMBRE 2020
Raccontare l’incertezza per sentirsi meno soli. Il progetto di medicina narrativa dell’ASL VC
“So-stare nell’incertezza” è il nome del progetto destinato a studenti della scuola primaria, secondaria di 1 e 2 grado. L’attività consiste in una proposta di scrittura con una traccia-guida. I partecipanti potranno decidere la forma dell'elaborato tra: favola, poesia, canzone o racconto. Saranno attivati due percorsi distinti, uno per docenti e uno per studenti. I racconti verranno letti e analizzati. E si sta anche considerando l'opportunità di raccoglierli in un libro.
La scrittura come strumento per sentirsi meno soli. È uno degli obiettivi alla base del nuovo progetto proposto dall’Asl di Vercelli nell’ambito delle attività di prevenzione e promozione della salute realizzate con le scuole. Nonostante il momento di difficoltà legato alla pandemia, che ha imposto nuove modalità didattiche a distanza, l’Asl VC ha voluto continuare a sostenere fortemente studenti e insegnanti con iniziative rivolte alle scuole dell’infanzia, alle primarie e alle secondarie di 1° e 2° grado.
“So-stare nell’incertezza” è il nome scelto per un progetto di medicina narrativa destinato a studenti della scuola primaria, secondaria di 1 e 2 grado e che coinvolge anche i docenti. L’attività consiste in una proposta di scrittura con una traccia-guida, rivolta ad insegnanti e studenti, che vogliono cogliere questa opportunità di espressione di sé e dei propri stati d’animo.
I partecipanti potranno decidere la forma dell'elaborato tra: favola, poesia, canzone o racconto. Saranno attivati due percorsi distinti, uno per docenti e uno per studenti. I racconti verranno letti e analizzati e sarà organizzata una restituzione ad ogni scuola partecipante. Inoltre il materiale, a cui sarà attribuito un codice per il rispetto della privacy, sarà messo a disposizione online per essere letto da tutti colori che hanno aderito all’iniziativa, che potranno segnalare la loro preferenza. È al vaglio la possibilità di pubblicare tutti gli elaborati in un libro perché resti come testimonianza di questo periodo contrassegnato da grandi cambiamenti dovuti alla pandemia da Covid-19.
“Il proposito - spiega in una nota della Asl la dott.ssa Raffaella Scaccioni, psicologa della Struttura Complessa di Psicologia, referente per i progetti con le scuole – è quello di stimolare studenti e insegnanti a raccontare l'incertezza che caratterizza questo periodo di vita. L'incertezza è uno degli stati mentale più faticosi da tollerare perché toglie prospettiva e possibilità di programmare, rende più ansiosi e più paurosi. Con questa iniziativa puntiamo a promuovere una riflessione su queste sensazioni attraverso lo strumento della parola scritta. Narrazione è relazione…sapere che qualcuno mi “leggerà”, dedicherà del tempo ad ascoltare e fare sua la mia storia può far sentire meno soli”.
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