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Lunedì 02 NOVEMBRE 2020
Covid. Cisl-Fp Piemonte: “Turni massacranti, infermieri e oss sfiniti da lavoro e stress”

“Spesso condizioni lesive della dignità. In alcune Rsa, poi, gli Oss stanno facendo turni di 12 ore e si sta derogando dall’obbligo delle 11 ore di riposo. Assistiamo a continui e repentini licenziamenti di Operatori socio sanitari che si rifiutano di lavorare a queste condizioni. Così non si può andare avanti. Questo significa mettere a rischio anche i pazienti”. Denunciata anche la carenza di personale.

Infermieri e operatori socio-sanitari “sono sottoposti a condizioni di lavoro insostenibili, spesso lesive della loro dignità di persone e lavoratori, in un momento in cui è massima la lotta al Covid. Occorre intervenire subito per far emergere questo malessere”. È l’appello di Alessandro Bertaina, segretario regionale della Cisl-Funzione Pubblica.

“Solo in questo fine settimana - rivela - abbiamo ricevuto almeno 300 telefonate da parte di Oss e Infermieri. L’adrenalina che aveva sostenuto i professionisti della Sanità durante la prima ondata della pandemia è ormai agli sgoccioli. Gli operatori sanitari sono demoralizzati e sfiniti. Questa situazione non può reggere a lungo. C’è chi comincia il ‘giro letti’ tra i pazienti Covid alle 6 del mattino e lo termina intorno alle 14, sempre con la tuta Covid addosso, senza pause. Senza bere. Senza andare in bagno”.

In alcune Rsa, - prosegue Bertaina - gli Oss stanno facendo turni di 12 ore e si sta derogando dall’obbligo delle 11 ore di riposo. Assistiamo a continui e repentini licenziamenti di Operatori socio sanitari che si rifiutano di lavorare a queste condizioni. Così non si può andare avanti. Questo significa mettere a rischio anche i pazienti”.

Secondo la Cisl Funzione Pubblica Piemonte “in ogni struttura sanitaria della regione, sia pubblica che privata, mancano soprattutto gli oss. In numerose Case di Riposo la dotazione organica risulta composta da un solo operatore al piano a fronte di 2/3 previsti e anche negli ospedali sono pochissimi. Senza di loro, il personale Infermieristico in servizio è costretto a svolgere attività non attinenti al proprio profilo professionale”.

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