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Giovedì 29 OTTOBRE 2020
Covid. In Campania non arrivano i medici e gli infermieri richiesti al Governo e De Luca scrive a Conte
La Regione aveva richiesto l'invio immediato da parte della Protezione Civile di 600 medici (con particolare attenzione agli anestesisti) e 800 infermieri. “Ad oggi sono arrivati solo 22 medici e 81 infermieri”, fa sapere De Luca. Il presidente campano mette quindi in dubbio la capacità del Governo di gestire la situazione: “Ci troviamo di fronte a decisioni improvvisate, male preparate e peggio motivate”. Chiesto l'apertura di un tavolo con la Regione.
Non usa mezzi termini il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per manifestare al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, tutto il suo disappunto per la gestione dell'emergenza covid da parte dell’Esecutivo nazionale. De Luca parla infatti di “preoccupazione e sconcerto” quando riferisce che “a 15 giorni da incontri da me avuti con esponenti di governo, le principali richieste avanzate dalla Regione Campania per affrontare l'epidemia Covid rimangono tutt'oggi senza risposta. Le ricordo che avevamo chiesto l'invio immediato da parte della Protezione Civile di 600 medici (con particolare attenzione agli anestesisti) e 800 infermieri. Ad oggi sono arrivati solo 22 medici e 81 infermieri. E' una situazione sconcertante e intollerabile se si tiene conto del fatto che la Regione Campania ha una sottodotazione drammatica di personale”.
Nella lettera De Luca evidenzia a Conte anche “le sconcertanti affermazioni di consulenti sanitari nazionali relative alla Campania e che risultano assolutamente intollerabili a fronte dei ritardi gravissimi con cui il governo ha affrontato le questioni che riguardano la nostra Regione. Continuo a registrare in particolare posizioni tanto irresponsabili quanto scollegate da ogni valutazione epidemiologica in relazione al mondo della scuola. Attendiamo che il Governo dica parole chiare ed esca dai balbettii e si assuma responsabilità piene”.
Secondo il governatore campano, “dopo mesi di sottovalutazioni, di ottimismi forzati e di mezze misure, ci troviamo di fronte a decisioni improvvisate, male preparate e peggio motivate, e in un contesto nel quale molti operatori economici hanno visto non attuati gli impegni del Governo”.
“Nei prossimi giorni - conclude la missiva - verificheremo rigorosamente e puntigliosamente il rispetto degli impegni assunti dal Governo in relazione ai comparti economici colpiti dal Dpcm. Riteniamo grave il ritardo del Governo nella definizione di un piano socio economico nazionale di sostegno non per un mese, ma per tutta la fase di presenza dell'epidemia. Chiedo formalmente che il Governo decida di convocare un tavolo con la Regione per la messa a punto in tempi immediati di questo piano di sostegno per i prossimi mesi".
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