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Giovedì 15 OTTOBRE 2020
Covid. La Campania chiude le scuole fino al 30 ottobre. Feste, comprese quelle per battesimi e matrimoni, possibili solo con persone conviventi
Pronta nuova ordinanza di De Luca. Sono anche sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno. Per le feste conseguenti a cerimonie, civili o religiose cade anche l'eccezione prevista dal Dpcm del 13 ottobre (che le consentiva con il limite dei 30 partecipanti). In Campania, da qui alla vigenza della nuova ordinanza, saranno limitate solo ai conviventi dei festeggiati.
Niente lezioni in presenza nelle scuole primarie e secondarie in Campania da domani fino al 30 ottobre: è una delle misure anticovid contenute nell'ordinanza che il governatore Vincenzo De Luca sta per firmare, e di cui la Regione anticipa una sintesi. Lo riporta l’Agenzia Ansa che precisa che sono anche sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno. Dopo il brusco aumento dei nuovi casi, oggi più di 1000, la Regione quindi si appresta a stringere le maglie.
Nella nuova ordinanza della Regione Campania che verrà pubblicata in serata si vietano inoltre le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti pubblico e privati, al chiuso o all'aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente. Sono sospese le attività di circoli ludici e ricreativi. È fatta raccomandazione agli Enti e Uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza.
A tutti gli esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21. Resta consentito il delivery senza limiti di orario.
Queste misure si aggiungono a quelle già disposte nelle recenti precedenti ordinanze, a cominciare dall'obbligo di indossare la mascherina deciso due settimane fa.
“Sono state adottate - si legge in una nota dell'unità di crisi - misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l'obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile”.
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