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Giovedì 15 OTTOBRE 2020
Covid. Boccia: “Abbiamo reti sanitarie territoriali solide. Non si diffonda terrore”
Il ministro non nega che il trend dei contagi preoccupi, ma “la situazione di oggi è diversa rispetto a marzo-aprile quando la crisi finì immediatamente negli ospedali. Oggi è stata costruita una cintura esterna più solida di prevenzione, tuttavia dobbiamo aiutare tutti gli operatori impegnati con comportamenti rigorosi". Per Boccia le reti sanitarie territoriali regionali sono state rafforzate, “grazie al lavoro comune di Governo e Regioni”, tra cui c’è “un raccordo permanente quotidiano”.
“Nessun allarme, nessun terrore, ma è evidente che l’aumento dei contagi, che tocca tutti i Paesi del mondo, ci preoccupa come è giusto che sia”. Ad affermarlo, in una nota, il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, che evidenzia come, tuttavia, la situazione di oggi sia “diversa rispetto a marzo-aprile quando la crisi finì immediatamente negli ospedali. Oggi è stata costruita una cintura esterna più solida di prevenzione ma dobbiamo aiutare tutti gli operatori impegnati con comportamenti rigorosi. Oggi vengono processati decine e decine di migliaia in più di tamponi rispetto alla scorsa primavera”.
“Le reti sanitarie territoriali regionali - ha ribadito Boccia -, grazie al lavoro comune di governo e Regioni, sono state rafforzate, le terapie intensive e sub-intensive sono aumentate e sostengono gli sforzi in corso; ma oggi più che mai serve ancora più prudenza. Il virus è tra noi e corre veloce. Monitoriamo ogni giorno la situazione con la massima attenzione. Con le Regioni e gli Enti locali c’è un raccordo permanente quotidiano. Domani in conferenza unificata ci confronteremo anche sugli ultimi dati”.
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