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Mercoledì 14 OTTOBRE 2020
Ricerca medica. 2 mln di euro a Ifc-Cnr di Pisa

Finanziati dal bando ‘Ricerca e Salute’ della Regione. Tre gli ambiti dei progetti vinti: medicina di precisione e personalizzata; nuovi modelli organizzativi e gestionali per il miglioramento di assistenza; diagnosi, cura e riabilitazione nel Ssr e oncologia. Tra i progetti anche ‘Telemo’: “Nasce come sistema di telemedicina per screening del melanoma, ma architettura di screening e metodi di ricerca potranno essere replicabili in altri ambiti”

Con il coordinamento di cinque progetti e la partnership di altri otto, tutti finanziati dal bando ‘Ricerca e Salute’ della Regione Toscana per oltre 2 milioni di euro, l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa conferma il suo ruolo di riferimento a livello regionale per la promozione della ricerca nel settore della salute.

Tre gli ambiti dei progetti vinti: medicina di precisione e personalizzata, nuovi modelli organizzativi e gestionali per il miglioramento di assistenza, diagnosi, cura e riabilitazione nel sistema sanitario regionale e oncologia. Lo rende noto l’Ifc-Cnr di Pisa.

Tra i principali progetti finanziati, spiega una nota, “c’è Telemo che nasce come sistema di telemedicina per lo screening del melanoma, ma l’architettura di screening e i metodi di ricerca di nuovi indici diagnostici e prognostici, potranno essere replicabili in altri ambiti, con il fine ultimo non di sostituire il Medico nel processo di diagnosi, ma anzi di mettergli a disposizione un potente supporto nella decisione clinica, basato sulle più recenti metodiche di Intelligenza Artificiale, nonché di gestione e integrazione di Big Data: il progetto ha come partner la Dermatologia dell’ospedale di Livorno, Istologia Patologica e Diagnostica Molecolare dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze e l’Istituto di Biofisica del Cnr di Pisa”.

“I nuovi progetti - conclude Giorgio Iervasi, direttore dell’Ifc-Cnr – aggiungono valore alla nostra ricerca grazie alla promozione di interventi che mirano a sviluppare tecniche complementari alle procedure convenzionali, sia in ambito preventivo che diagnostico e terapeutico, all’apertura anche di nuove frontiere dell’imaging biomedico e a favorire l’accesso alle cure dei cittadini più fragili”.

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