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Giovedì 01 OTTOBRE 2020
Covid. De Luca: “Prepariamo 20mila posti letto negli ospedali. Se continua così chiudiamo tutto”
Ospite a ‘Porta a Porta’: “La previsione pessimistica dei nostri epidemiologi dice che ci può essere un picco di 5000 contagi, noi ora ci prepariamo ad avere 20mila posti letto negli ospedali più altri 2000 per la stagione influenzale”. Sui tamponi rapidi: “Fino a ieri Iss ci ha detto che non c’era affidabilità, felici di usarli”. E sui comportamenti: “Se andiamo avanti così tra un mese dobbiamo chiudere di nuovo tutto”.
“Bisogna guardare a quello che succede da qui a un mese. La previsione pessimistica dei nostri epidemiologi dice che ci può essere un picco di 5000 contagi, noi ora ci prepariamo ad avere 20mila posti letto negli ospedali più altri 2000 per la stagione influenzale”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a ‘Porta a Porta’.
“Cominciamo il 2 ottobre il vaccino antinfluenzale per evitare che le persone con l’influenza vadano negli ospedali ingolfandoli. Lo diamo ai Medici di medicina generale e alle Asl, se ne abbiamo anche alle farmacie, ma l’importante è che si parta subito a tappeto”.
De Luca, che era ospite insieme col collega veneto Luca Zaia, ha commentato i tamponi rapidi che sono in atto nella regione del Nordest: “Se ce li forniscono anche a noi saremmo grati di poterli usare. Non so se l’Istituto Superiore di Sanità li ha validati, fino a ieri ci avevano detto che non c’era affidabilità . Ma se l’Istituto ce li invia siamo felici di usarli. Noi per ora abbiamo fatto per la scuola test sierologici a 113.000 docenti e non docenti delle scuole pubbliche e private, raggiungendo l’80% del personale scolastico e rintracciando 11 positivi”.
Il governatore campano ha commentato anche gli assembramenti sui mezzi pubblici: “Il Governo ha detto che chi sale senza mascherina se non scende il mezzo pubblico si deve fermare. Ma anche qui il controllo deve essere fatto dalle forze ordine. Chi controlla gli esercenti dei bar senza mascherina? Se andiamo avanti così tra un mese dobbiamo chiudere di nuovo tutto”.
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