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Giovedì 01 OTTOBRE 2020
Legge 40. Ass.Coscioni: “Che fine ha fatto la relazione 2020 del ministro della Salute?”
Presentata anche un’interrogazione al Ministro Speranza da parte della senatrice Emma Bonino. “La legge 40 prevede che il Ministro della salute presenti, entro il 30 giugno di ogni anno una relazione al Parlamento sull'attuazione della legge”.
Durante il XVII Congresso attualmente in corso l’Associazione, in un evento dedicato alla Fecondazione Assistita, ha reso noto che la senatrice Emma Bonino ha presentato un’interrogazione al Ministro Speranza per conoscere perché la relazione sulla Procreazione Medicalmente Assistita 2020 non è stata ancora inviata al Parlamento.
Filomena Gallo, avvocato e segretario dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato che “La relazione al Parlamento è un documento di cruciale importanza per la comunità scientifica, le scelte informate dei pazienti e gli interventi della politica. L’ultima inviata al Parlamento risale al 2019 con dati 2017. Inoltre al nostro Congresso abbiamo rilanciato una serie di azioni giudiziarie per cancellare limiti e divieti sulla PMA. Torneremo nei tribunali per garantire l’accesso a tutte le tecniche di fecondazione medicalmente assistita a carico del Servizio Sanitario Nazionale indipendentemente dalla regione di residenza. Tutte le tecniche devono poter essere erogabili per garantire il principio di uguaglianza e occorre che sia infine garantito l’accesso legale alla gestazione per altri solidale tramite azioni giudiziarie che con una legge specifica. Come denunciato già da Luca Coscioni già 16 anni fa, gli embrioni non idonei per una gravidanza devono poter esser messi a disposizione della ricerca e che vi sia il pieno rispetto del principio di uguaglianza nell’accesso alle cure per tutti”.
Continua Filomena Gallo "inoltre abbiamo chiesto insieme alle associazioni di pazienti con lettera aperta al Ministro della salute che siano aggiornati i Lea fermi al 2017: le persone non possono più attendere i tempi della politica”.
Oltre all’inserimento delle indagini cliniche diagnostiche sull’embrione, affinché divengano parte integrante delle diagnosi prenatali a carico del Sistema Sanitario Nazionale, l’Associazione Luca Coscioni con le associazioni di pazienti chiedono:
1. che sia aggiornata in modo chiaro la parte del nomenclatore LEA relativa alle prestazioni di Procreazione Medicalmente Assistita e che le tabelle sui costi siano corrispondenti ai reali costi per le tecniche avanzate di PMA, allo stato attuale non effettivamente erogabili;
2. che siano aggiornate le linee guida sulla Legge 40 (art. 7);
3. che sia rimosso il limite di 46 anni per l’accesso alla PMA carico del SSN perché non previsto dalla L.40/04 che prevede età potenzialmente fertile;
4. che nella relazione al Parlamento annuale sulla legge 40 sia prevista la possibilità di conoscere il numero di embrioni non idonei per una gravidanza prodotti dal 2010 - informazioni che sono importanti per la comunità scientifica e anche per le coppie che accedono a queste indagini;
5. che sia inserito un rimborso spese per la donazione di gameti e sia previsto nel Nomenclatore PMA la spesa a carico del SSN per gli esami previsti per i donatori
Ass.Coscioni presenta interrogazione al Ministro Speranza grazie a Emma Bonino
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