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Mercoledì 23 SETTEMBRE 2020
Coronavirus. In 6 mesi assistiti 23 mila pazienti nella provincia di Chieti
Per potenziare gli organici sono stati assunti 160 operatori sanitari. Ben 1.100 operatori sono stati formati per l'emergenza. Oltre 500 o posti letto dedicati, un Covid hospital aperto ad Atessa in appoggio all'ospedale di Chieti, 37.521 tamponi effettuati finora, 23.338 pazienti gestiti in quarantena, 103.897 telefonate per la sorveglianza domiciliare, altre 26mila telefonate al numero verde gestito dai medici. Questi i numeri della Asl Lanciano Vasto Chieti per l’emergenza Covid-19.
Oltre 500 posti letto dedicati, un Covid hospital aperto ad Atessa in appoggio all'ospedale di Chieti, 37.521 tamponi effettuati finora (parte dei quali nei due “drive-in” aziendali attivati ad Atessa e Ortona), 23.338 pazienti gestiti in quarantena, 103.897 telefonate per la sorveglianza domiciliare, altre 26.182 telefonate ricevute dai medici disponibili al numero verde per le informazioni sul Coronavirus. Sono alcuni dei numeri del piano straordinario con cui la Asl Lanciano Vasto Chieti ha fronteggiato nel 2020 l’emergenza Covid-19. “Uno sforzo enorme da parte di tutti gli operatori sanitari, tecnici e amministrativi”, commenta la Asl nella nota che fa un primo bilancio in materia in occasione della Giornata mondiale della sicurezza delle cure e della persona assistita celebrata il 17 settembre.
“L’epidemia ha esercitato una pressione senza precedenti sui sistemi sanitari che hanno dovuto fronteggiare l’emergenza mantenendo comunque alti gli standard di sicurezza” sottolinea Maria Bernadette Di Sciascio, direttore dell’unità operativa Qualità accreditamento e risk management della Asl, che promuove l’iniziativa.
Per potenziare gli organici sono stati assunti 160 operatori sanitari. Ben 1.100 operatori sono stati formati per l'emergenza, per 100 ore di formazione in totale. È stata garantita un’informazione continua ai cittadini tramite il sito Internet www.asl2abruzzo.it e le pagine e gli account @asl2abruzzo sui social media.
“Va ricordata anche la grande mobilitazione di privati cittadini, aziende, istituzioni ed enti non profit che, con generosità, hanno sostenuto la Asl e i suoi operatori con numerose donazioni, tra cui ad esempio 35mila dispositivi di protezione individuale, quattromila litri di disinfettanti, 17 respiratori polmonari, centinaia di altri dispositivi sanitari oltre a contributi in denaro”, evidenzia la Asl. Che parla di “un'organizzazione sanitaria che, insieme alla consapevolezza degli stessi pazienti e di tutti i cittadini sul rispetto delle regole e delle buone pratiche (distanziamento fisico, uso della mascherina e lavaggio delle mani), consentirà di affrontare il futuro con fiducia”.
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