quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Martedì 22 SETTEMBRE 2020
Parafarmacie. Fnpi: “A fianco della Fofi per vaccini antinfluenzali in farmacia. Ma si affronti anche l’accesso alla professione”

"Per quel che riguarda la recente querelle sui vaccini in farmacia, ricordiamo al presidente Mandelli che sul territorio ci sono anche 4500 parafarmacie , dove sono sempre presenti uno o più farmacisti. Molte parafarmacie si sono attrezzate con strumentazione e spazi atti a fornire servizi al cliente/paziente. Chiediamo al presidente di tutti i farmacisti di pensare un pò e di lavorare anche per quei farmacisti che sono e operano in parafarmacia", spiega il presidente Giuseppe Gullotta.

"Quando il presidente Mandelli si pronuncia per dare maggiore competenze ai farmacisti sul territorio o quando si scaglia contro regi-decreti del 1934 per modernizzare la nostra professione, noi siamo e saremo sempre al suo fianco. Auspichiamo che il presidente Mandelli nella sua rinnovata spinta riformatrice affronti anche la questione dell'accesso alla professione per i farmacisti e dell'ereditarietà".
 
Così Giuseppe Gullotta, Presidente Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane.
 
"Per quel che riguarda la recente querelle sui vaccini in farmacia, ricordiamo al presidente Mandelli che sul territorio ci sono anche 4500 parafarmacie , dove sono sempre presenti uno o più farmacisti.  Molte parafarmacie si sono attrezzate con strumentazione e spazi atti a fornire servizi al cliente/paziente. Chiediamo al presidente di tutti i farmacisti di pensare un pò e di lavorare anche per quei farmacisti che sono e operano in parafarmacia, in modo da dare un servizio sempre migliore e capillare al cittadino".
 
"I farmacisti delle parafarmacie italiane, così' come i colleghi in farmacia, durante il lockdown hanno fronteggiato l'emergenza con professionalità e spirito di abnegazione, risultando in tantissimi casi un presidio importante e apprezzato anche nei momenti più difficili.  Siamo una risorsa spesso sottoutilizzata e ostacolata per meri interessi corporativi e quindi in modo illogico. Vogliamo solo poter fare la nostra parte e la nostra professione", conclude Gullotta.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA