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Giovedì 10 SETTEMBRE 2020
Campobasso. Farmacista salva la vita ad un paziente in difficoltà respiratoria
La direttrice della Farmacia Comunale 3, Maria Carmela Di Stefano, ha risposto alla richiesta di aiuto di un uomo in crisi respiratoria dopo due punture di calabrone, che gli avevano causato una forte vasodilatazione, pressione bassissima, perdita della vista. Tutte le ambulanze erano impegnate. “Allora ho deciso di intervenire e gli ho somministrato un farmaco a base di cortisone antistaminico. Nel giro di pochi minuti ha iniziato a respirare meglio”.
Ha salvato la vita a un uomo la direttrice dellla Farmacia Comunale 3 di Campobasso, Maria Carmela Di Stefano. Lo ha fatto dopo avere provato a chiamare il 118, ma tutte le ambulanze erano occupate e lei ha dunque deciso di intervenire somministrando un farmaco all’uomo che aveva davanti, in crisi respiratoria.
“Due punture di calabrone gli avevano causato una forte vasodilatazione, pressione bassissima, perdita della vista, crescente difficoltà respiratoria”, spiega Assofarm in una nota che riferisce l'accaduto. “Ad una prima immediata telefonata al Pronto Soccorso ne è seguita un’altra dopo pochi minuti, ma tutte le ambulanze cittadine erano impegnate e la prima disponibile stava coprendo 35 chilometri di distanza”.
“A quel punto - spiega la dottoressa Di Stefano - ho capito che non potevamo attendere i medici e ho deciso di intervenire. Gli ho somministrato un farmaco a base di cortisone antistaminico e nel giro di pochi minuti lha iniziato a respirare meglio. Quando poi è arrivato il medico, ha confermato la correttezza di quanto ho fatto”.
Riportando alla dottoressa Di Stefano i “complimenti da parte di tutte le Farmacie Comunali italiane”, il presidente di Assofarm Venanzio Gizzi evidenzia come la vicenda “conferma non solo l’ottima preparazione tecnica del nostro personale, ma suggerisce anche qualcosa di più. I cittadini hanno integrato le farmacie nel sistema sanitario nazionale molto più di quanto hanno fatto le istituzioni. Le persone considerano le farmacie come un luogo sicuro e affidabile, e non indugiano a servirsene quando ne hanno necessità. Nessuno vuole sostituirsi ai Pronto Soccorso. Riteniamo però che quanto accaduto a Campobasso debba far riflettere sul potenziale professionale dei farmacisti e sul ruolo di prossimità territoriale che la farmacia può giocare nelle strategie sanitarie territoriali”.
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