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Venerdì 04 SETTEMBRE 2020
Manfredi: “L’Italia riparta dalla libertà di ricerca”. Ecco gli 8 punti della proposta di riforma del Ssn presentata dall’Ass. Coscioni
"Il Covid ci ha insegnato quanto la ricerca sia un favvore di crescita, sviluppo e benessere nella nostra società". Così il ministro della Ricerca intervenendo a Roma al Consiglio Generale dell’Associazione Luca Coscioni. Dall'Associazione arriva anche una proposta di riforma del Sistema Sanitario Nazionale, elaborata su uno studio di Marcello Crivellini, professore universitario di Analisi e Organizzazione di Sistemi Sanitari presso il Politecnico di Milano.
“L’esperienza Covid-19 ha insegnato quanto la ricerca sia importante come fattore di crescita, sviluppo e benessere nella nostra società. Dobbiamo fare in modo che l’Italia riparta dalla libertà di ricerca e che consideri fondamentale la ricaduta che questa può avere a tutti i livelli, in primis in termini di democrazia e benessere delle persone”.
Così il Ministro della Ricerca Gaetano Manfredi durante il Consiglio Generale dell’Associazione Luca Coscioni in corso presso la sede Cgil di Roma. La dirigenza dell’associazione (capitanata dallo scienziato Michele De Luca insieme a Marco Gentili, Mina Welby, Filomena Gallo e Marco Cappato) ha inoltre presentato una proposta di riforma del Sistema Sanitario Nazionale, elaborata su uno studio di Marcello Crivellini, professore universitario di Analisi e Organizzazione di Sistemi Sanitari presso il Politecnico di Milano.
“Nel corso dell’incontro odierno – dichiara Filomena Gallo, Segretario Nazionale Associazione Luca Coscioni - abbiamo posto le basi per le azioni future a tutela del diritto alla scienza e alla salute del cittadino, elaborando una serie di proposte e misure urgenti per evitare che le enormi risorse pubbliche anti-crisi vadano sprecate in misure clientelari, attraverso il rilancio di un modello di sviluppo economico e civile fondato sulla conoscenza e sulla libertà. Fra queste una serie di proposte fattive realizzabili sul Ssn.
Una riforma basata su otto punti: 1-Riallocazione della spesa, ora legata a vecchie esigenze di salute; 2- Implementazione della rete dei Medici di Medicina Generale, scarsamente finanziata, marginale e subalterna alle strutture ospedaliere; 3- Elaborazione di misure contro la disomogeneità territoriale relativa a qualità e disponibilità di servizi; 4- Dimensionamento del personale in funzione delle esigenze di cura; 5- Rendere obbligatori metodi di valutazione dei sistemi sanitari, dei centri di cura e di assistenza oltre a renderne pubblici e pubblicizzati gli esiti; 6- Maggiore attivazione della politica nella gestione del rischio clinico e lotta alle infezioni ospedaliere; 7- Riforma nomine dei responsabili aziendali di ASL e AO (Direttori Generali, Direttori Sanitari, Dirigenti medici ecc), togliendo ai partiti la possibilità di nominare persone “contigue e ubbidienti” ma lasciando alla politica il dovere di effettuare scelte generali di sviluppo in materia di salute e di programmazione sanitaria; 8- Contrasto a Liste e tempi di attesa anomali che causano il ricorso a prestazioni a pagamento e aumentano le disuguaglianze di accesso ai servizi. Quasi sempre ciò è dovuto a scarsa organizzazione e a interessi interni concorrenti”.
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