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Venerdì 31 LUGLIO 2020
Coronavirus. Casi in crescita ma quasi tutti asintomatici: Rt supera 1, piccoli focolai nel salernitano. Indenne Capri, isola Covid free
Sono 3 i piccoli focolai confermati dal ministero, Salerno, Pisciotta e Villa Literno senza necessità di Zona rossa perché molto limitati, prontamente circoscritti e controllabili. Perrella: "I sintomatici sono pochi e quelli gravi pochissimi rispetto a quello che vedevamo a febbraio o marzo. Del resto una pandemia non è un’emergenza di poco conto"
Con un indice di infettività Rt passato da 0,9 a 1,1 e che per la prima volta dunque supera il valore di 1 nella settimana di riferimento 20/26 luglio in Campania si accendono piccole spie sul fronte del Covid-19 apparse soprattutto nell’ultima settimana e da leggere come un segnale di attenzione ma non di allarme. Sono 3 piccoli focolai confermati dal ministero, Salerno, Pisciotta e Villa Literno senza necessità di Zona rossa perché molto limitati, prontamente circoscritti e controllabili e che rappresentano la conferma che il profondo lavoro dei dipartimenti di prevenzione delle Asl consente di controllare i casi che emergono soprattutto per i rientri dall'estero. Dal 28 giugno al 18 luglio i casi positivi ai tamponi, effettuati in maniera mirata e in più piccola misura per screening, prevenzione e diagnosi precoce, sono passati da una media di 50 positivi a settimana a 92 casi rilevati nell’ultima settimana ma di questi, la quota di sintomatici che accusano lievi sintomi all’esordio della malattia, è minima.
ASINTOMATICI
“La fase attuale è ancora quella degli asintomatici - aggiunge Alessandro Perrella, infettivologo del Cardarelli, componente dell’Unità di crisi - abbiamo aperto le frontiere al mondo e le persone di muovono trasportando inevitabilmente il virus che arriva anche da paesi che non hanno mai praticato il lockdown e che hanno un diverso profilo epidemico. Dobbiamo riflettere ed essere attenti. Esse consapevoli dei rischi e proteggerci. I sintomatici sono pochi e quelli gravi pochissimi rispetto a quello che vedevamo a febbraio o marzo. Del resto una pandemia non è un’emergenza di poco conto. Gli asintomatici sono meno infettivi ma in determinate condizioni legate a maggiore esposizione e a distanza ravvicinata se non non utilizzano la mascherina sono rischiosi”.
NAPOLI
A Napoli i casi positivi in due settimane sono cresciuti di 23 unità passando da 1019 (contati dall’inizio dell’epidemia alla data del 13 luglio) a 1042 (aggiornati a ieri). Di questi gli asintomatici sono 15 mentre 8 presentano sintomi lievi, 14 sono in isolamento domiciliare, 9 invece i ricoverati presso il Covid center dell’ospedale Del Mare, 1 al Cotugno e 1 a Scafati.
La Regione campania è dotata di un “Piano Regionale di potenziamento delle attività diagnostiche dei casi COVID-19 e di screening degli operatori sanitari e della popolazione maggiormente esposta in Regione Campania - Protollo operativo si aggiornamento luglio 2020” che “definisce le modalità operative di screening relative alla pandemia da COVID-19, sulla base delle categorie di seguito identificate”. Tale Piano prevede, tra l’altro, che le Asl, per tutti i soggetti presenti presso gli Istituti penitenziari (dipendenti e detenuti) e per le strutture assimilabili, ricadenti nell’ambito territoriale di propria competenza, provvedono all’esecuzione degli screening con tampone rinofaringeo. L’attività di screening, tramite tampone, è rivolta anche per ogni nuovo detenuto proveniente dall’esterno o da altro Istituto penitenziario. I costi ricadono a carico del Ssr”. L’Asl Napoli 1 Centro, unitamente all’Amministrazione penitenziaria ed alle Direzioni degli Istituti, ha avviato la raccolta delle adesioni volontarie sia dei detenuti che degli operatori. A Nisida si sono già svolti i tamponi: tutti i detenuti hanno aderito e sono 34/34 negativo mentre per il personale sono stati eseguiti 70 tamponi anch’essi urti negativi e le attività proseguiranno attesa la presenza in servizio al ritorno dalle ferie di alcuni di essi. Per gli Istituti di Secondigliano e Poggioreale a breve inizieranno le attività di tamponi iniziando dai detenuti che a mano a mano stanno dichiarano la loro adesione volontaria. Eseguiti anche i tamponi al mattatoio unico presente a Napoli.
CAPRI INDENNE DAL VIRUS
La perla del Golfo di Napoli non ha registrato alcun contagio secondario dal fugace transito di un gruppo di turisti romani e risulta una delle più zone sicure della Campania anche grazie al protocollo d’intesa “Capri sicura” siglato dalla Asl Napoli 1 in sintonia con le amministrazioni di Capri e Anacapri unitamente unitamente a FederAlberghi (associazione degli albergatori capresi) e ATEX (settore extra alberghiero e del suo indotto) - un protocollo di sicurezza che assegna ruoli e procedure finalizzate alla tutela della sicurezza della cittadinanza e degli ospiti dell’Isola di Capri. Sull’Isola è inoltre presente H24 un responsabile del dipartimento di Prevenzione grazie al quale ogni caso sospetto può essere trattato in maniera tempestiva in caso di sospetto Covid-19.L’ASL Napoli 1 Centro ha anche messo a disposizione il numero verde 800-90.96.99 presidiato h24 e registrato. Attraverso questo numero è possibile attivare la “procedura sospetto Covid-19”. In dettaglio: l’addetto al numero verde allerta l’ospedale Capilupi dal quale un infermiere (nei tempi che rispettano la disponibilità e le attività in corso presso la struttura sanitaria) si reca sul luogo ove è isolato l’ospite dichiarato “caso sospetto”.
Gli operatori sanitari sono dotati di DPI a cura dell’ASL Napoli 1 Centro. L’operatore sanitario procede al prelievo di sangue necessario al test sierologico e al tampone oro-faringeo che sono processati rispettivamente al Capilupi e presso il laboratorio del presidio ospedaliero San Paolo. In caso di positività il paziente viene immediatamente trasferito a cura e sotto il coordinamento del Servizio 118 Napoli 1, sempre con utilizzo di tutti i mezzi necessari a contenere il diffondersi del virus, finanche con utilizzo di barelle di biocontenimento di cui il Capilupi è dotato.
Ettore Mautone
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