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Lunedì 07 MAGGIO 2012
Suicidi e crisi. Allarme psichiatri: “No a sensazionalismo in tv. Rischio effetto domino”
Studi clinici dicono con chiarezza che le notizie dei suicidi da crisi economica inducono altri suicidi. Dal direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, Claudio Mencacci, appello alle Istituzioni per il potenziamento dei servizi di salute mentale.
“Studi clinici epidemiologici internazionali dimostrano con certezza che le notizie dei suicidi da crisi economica, se presentate in modo sensazionalistico, inducono altri suicidi, innescando un pericoloso ‘effetto domino’”. A lanciare l’allarme è Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, secondo il quale su questo grave problema in questa delicata fase storica del nostro Paese può essere data un efficace risposta solo con l’aiuto dei medici e degli specialisti. “I numerosi suicidi legati all’aggravarsi della crisi economica in atto verificatisi in questi giorni – spiega Mencacci – mi rendono come persona e come cittadino partecipe e addolorato per questi drammi individuali e famigliari. Come medico psichiatra vorrei però cogliere l’occasione per dire che le persone che compiono questi gesti estremi sono nella grande maggioranza dei casi già entrate da tempo nel tunnel della patologia psichica prevalentemente depressiva, che toglie la possibilità di trovare soluzioni alternative”. In pratica, se è vero che i gesti estremi possono essere scatenati da fatti contingenti che esasperano una situazione economica già complessa, tuttavia “si innescano in personalità da tempo fragili e vulnerabili che non hanno avuto la possibilità di chiedere aiuto per la loro sofferenza psichica”.
“Il suicidio – continua Mencacci – non è un atto misterioso compiuto da un individuo apparentemente in salute, ma è una complicazione di una patologia mentale spesso trattabile. Non è soprattutto un modo logico ragionevole per risolvere i problemi. Tutte le crisi economiche, la storia purtroppo ci insegna, sono accompagnate da un aumento del tasso di suicidi”. Secondo il direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli “oggi abbiamo però un vantaggio rispetto al passato ovvero poter affrontare la sofferenza mentale con minor vergogna, maggior scientificità e migliori opportunità di cura. Il consiglio per chi è in difficoltà è rivolgersi con fiducia, ai primi segnali di difficoltà, al proprio medico di famiglia o meglio ancora, a uno specialista psichiatra”.
“L’appello per chi ci governa – conclude Mencacci – è non togliere risorse a questa patologia a cosi larga diffusione e destinata a aumentare. Il potenziamento dei servizi di salute mentale deve salire nella gerarchia delle priorità specialmente in questo periodo di recessione”.
Questo preoccupante fenomeno sarà uno degli argomenti trattati dai maggiori studiosi europei e italiani durante il 46° Congresso Nazionale Società Italiana di Psichiatria che si terrà a Milano dal 7 all’11 ottobre 2012 dal titolo Nutrire la Mente. Dalla prevenzione alla riabilitazione oggi.
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