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Martedì 21 LUGLIO 2020
Federsanità Anci. Roberto Testa nominato commissario della Regione Abruzzo

Il Dg dell’Asl 1 – Abruzzo è stato nominato dalla presidente Frittelli. Ad affiancarlo, in qualità di subcommissario, il Dott. Rocco Micucci, Sindaco di Rapino e vicepresidente ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Abruzzo. Il suo compito principale sarà quello di favorire un dialogo costruttivo tra le ASL, i territori e i rappresentanti degli enti locali.

Nella giornata di ieri il Presidente nazionale dell’Associazione Federsanità-ANCI, Tiziana Frittelli, ha nominato Roberto Testa, Direttore Generale ASL 1 – Abruzzo, Commissario della Federazione Regionale Federsanità-ANCI Abruzzo. Ad affiancarlo, in qualità di subcommissario, il Dott. Rocco Micucci, Sindaco di Rapino e vicepresidente ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Abruzzo. Il suo compito principale sarà quello di favorire un dialogo costruttivo tra le ASL, i territori e i rappresentanti degli enti locali.
 
Federsanità-ANCI è una rete di ASL e Comuni esistente da 25 anni che ha proprio lo scopo di creare tavoli tecnici di condivisione delle scelte sanitarie tra Aziende sanitarie e parti sociali, i comuni in primis, al fine di costruire insieme una sanità sostenibile e capace di dare le giuste risposte ai cittadini.
 
“La recente pandemia COVID - afferma Testa - e le ricadute sociali delle scelte che la governance aziendale ha dovuto fare in condizioni di emergenza sono un esempio della necessità di una maggiore condivisione delle strategie di programmazione sanitaria con gli enti locali. Alla base dell’azione di una governance di ASL vi è sempre un razionale, che, se non condiviso, rischia di produrre solo sterili polemiche politiche, laddove invece vi sono motivazioni e necessità reali. Solo il dialogo tra aziende e territorio può promuovere la costruzione di un sistema di welfare locale, dove per welfare intendo un benessere globale e un sistema sociale a misura d’uomo”.
 
“La mia recente esperienza in Abruzzo – prosegue - mi ha fatto capire la necessità di aprire questo dialogo non solo partecipando alla conferenza dei sindaci, ma collaborando con loro nella programmazione delle scelte, anche al fine di una responsabilizzazione di tutti gli attori, stante il fatto che le risorse della sanità non sono infinite. Non sono per il razionamento delle risorse finalizzato al risanamento di un bilancio ereditato in profondo rosso, ma certamente per una razionalizzazione delle spese e delle risorse umane che operano nella nostra ASL. Una valorizzazione, questa, necessaria. L’opportunità di rappresentare l’Abruzzo nella Federsanità-ANCI mira proprio a creare una regia condivisa, ma con il supporto istituzionale di una confederazione a cui partecipano 17 regioni italiane e numerosissime ASL, che quindi può contare sul supporto anche legale e amministrativo di una grande rete che dialoga con i vertici e le istituzioni nazionali. È evidente che il mio nuovo ruolo permetterà, laddove le altre 3 ASL vorranno essere partecipative, anche di costituire una rete regionale di condivisione delle scelte, da proporre al Governo regionale. Bene le autonomie regionali, ma ancor meglio se indirizzate da istituzioni di supporto come Federsanità-ANCI”.
 
Il significato di questa confederazione è nelle parole espresse da una recente intervista del Presidente Tiziana Frittelli: “In un contesto di crisi economica e di insufficiente finanziamento del SSN, appare prioritario garantire equità, continuità ed omogeneità di accesso alle prestazioni sanitarie e servizi di qualità per tutti i cittadini. Oggi il “sistema salute” ruota intorno al valore della comunità. Questo vuol dire partecipazione, condivisione degli obiettivi, risposta ai bisogni della popolazione in senso esteso, essendo ormai comprovata l’interazione tra stato di salute, livello economico e culturale, livello di povertà e di deprivazione. In questo contesto la sinergia tra governance delle aziende sanitarie e rappresentanza degli enti locali appare strategica per la promozione di corretti stili di vita e della medicina di iniziativa. In campo sanitario è necessario, infatti, individuare ambiti territoriali nei quali i problemi siano rilevanti (sotto il profilo dell’incidenza epidemiologica, della complessità clinica, delle non autosufficienze, delle dipendenze) e le soluzioni organizzative pertinenti (sotto il profilo dei costi e dell’efficacia).  Spesso il Sindaco è la prima autorità alla quale il cittadino si rivolge per i propri bisogni e deve poter dialogare con il mondo sanitario per condividere programmazione dei bisogni e presa in carico, in maniera consapevole, responsabile e proattiva”.
 
“È evidente”, continua Testa “l’importanza di questo mio nuovo ruolo nel contesto locale e regionale, e l’opportunità che si cela dietro di esso. Spero di poter contare sul supporto di tutti, cittadini e istituzioni, per poter portare avanti questa nuova importante progettualità”.

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