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Lunedì 29 GIUGNO 2020
Le farmacie e i ringraziamenti del ministro Speranza
Gentile Direttore,
non mi stupisce il contenuto dell’intervento del Ministro Speranza sul ruolo delle Farmacie in quanto le Farmacie effettivamente non hanno chiuso i battenti durante la crisi Covid19 e perché è fuori della realtà pretendere che una lobby così forte non meriti attenzione da parte del Ministro della Salute. Rappresentando strutture ambulatoriali cardiologiche accreditate con la Regione Campania, non posso sottrarmi ad alcune considerazioni. La nostra categoria non è definibile perché non esiste un contrario della parola lobby o almeno non lo conosco; è derelitta e denigrata.
E' derelitta perché è la cenerentola economica in un comparto in cui convivono colossi imprenditoriali della chimica di laboratorio e dell’imaging, ove l’investimento in tecnologie è preponderante e determinante per le attese di riscontro economico, tanto che alcuni aderiscono alla Confindustria; questa convivenza ci danneggia perché mortifica l'intensità e la passione con cui viviamo il rapporto con i pazienti a vantaggio di scelte dei decisori politici che devono necessariamente tener conto dei flussi economici.
E' denigrata perché è ignorata. Il Ministro Speranza deve sapere che, giustamente, il Presidente Vincenzo De Luca ai primi di marzo 2020 ha fermato le attività ambulatoriali delle ASL e delle strutture di ricovero pubbliche e private della Campania; ciò per non favorire assembramenti e contagi e avere più personale disponibile nell'area dell'assistenza. Credo che ciò sia avvenuto in tutta Italia e, se così non è stato, si dimostra ancora una volta la ottimale conduzione del nostro Governatore nella guerra al Covid19.
Non abbiamo ricevuto ad oggi nessun strumento di protezione e soprattutto a fine febbraio e inizio marzo reperire mascherine FFP2 per gli operatori e chirugiche per i paziento che ne arrivavano sprovvisti, guanti e camici monouso, visiere, divisori in plexiglas ecc. ecc. è stato faticosissimo più ancora che oneroso. Ciò nonostante abbiamo visitato nei nostri studi pazienti cardiopatici sintomatici, talvolta gravi; sospetti di Covid19 e in alcuni casi rivelatisi tali; abbiamo visitato pazienti in terapia dialitica, chemioterapica o neuropsichiatrica necessitevoli di controlli cardiologici indifferibili. Non ci ringrazia nessuno.
Il Ministro della Salute ringrazia, giustamente, i Farmacisti, ma si dimentica di noi; e con lui anche il Governatore De Luca (ma questo argomento merita un'altra lettera, un'altra puntata).
Il Ministro Speranza non solo si dimentica di noi, ma sposta dai cardiologi ai Farmacisti, e con 235 ml di euro ai Medici di base, attività specialistiche cardiologiche che richiedono una specializzazione e una esperienza operativa e interpretativa che i Farmacisti e gran parte dei Medici di base non hanno; il risultato sarà un calo di qualità delle prestazioni e delle loro interpretazioni e purtroppo un aumento della ripetitività delle prestazioni, con danno per i pazienti e spreco di risorse.
Dottor Silvio Siciliano
Presidente di Federcardio Campania
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