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Nuovi focolai #COVID "Sembra che tutto sia finito ma non è così" Ranieri Guerra vicedirettore generale Iniziative strategiche - Oms#agorarai pic.twitter.com/gRmAs6W62q — Agorà (@agorarai) June 26, 2020
"Genoma virale è ancora lo stesso. Andamento epidemia è prevedibile. Discesa estiva è prevedibile. Successe anche con la Spagnola. Non vogliamo che le terapie intensive si riempiano di nuovo dopo l'estate" Ranieri Guerra, vicedirettore generale Iniziative strategiche - Oms pic.twitter.com/uEgYqRXjRt — Agorà (@agorarai) June 26, 2020
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Venerdì 26 GIUGNO 2020
Covid. Guerra (Oms): “Si comporta come la Spagnola, attesa ripresa a settembre e ottobre”. E sul vaccino antinfluenzale: “Italia pronta a vaccinare 100% della popolazione”
"Sparendo il virus dalla clinica sembra tutto sia finito, ma non è così. Rispetto alla nuova categoria dei `debolmente positivi´, "non entro nelle classificazioni e definizioni artificiose che colleghi insigni di varie discipline possono fare. Guardo i fatti e i fatti dicono che il genoma del virus è ancora lo stesso e i fatti dicono che l'andamento di una epidemia come questa è ampiamente previsto e prevedibile". E sui focolai: "È inevitabile ci siano focolai in giro per l'Italia e per l'Europa". Così il direttore aggiunto Oms ad Agorà su Rai3.
"L'epidemia Covid si sta comportando come avevamo ipotizzato e il paragone è con l'influenza Spagnola che si comportò esattamente come il Covid: andò giù in estate e riprese ferocemente a settembre e ottobre, facendo 50 milioni di morti durante la seconda ondata, questo è ciò che non vogliamo vedere". Così Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) intervenendo ad Agorà su Rai 3.
"Sparendo il virus dalla clinica - ha spiegato - sembra tutto sia finito, ma non è così. È vero che le terapie intensive si sono svuotate, ma non vogliamo si riempiano di nuovo in autunno. Tutte le precauzioni che stiamo prendendo hanno l'obiettivo di circoscrivere la circolazione del virus quando questa riprenderà". Rispetto poi alla nuova categoria dei `debolmente positivi´, ha precisato Guerra, "non entro nelle classificazioni e definizioni artificiose che colleghi insigni di varie discipline possono fare. Guardo i fatti e i fatti dicono che il genoma del virus è ancora lo stesso e i fatti dicono che l'andamento di una epidemia come questa è ampiamente previsto e prevedibile. C'è una discesa che coincide con l'estate".
Sulla presenza di focolai: "Non c'è preoccupazione - ha detto - perché è tutto ampiamente atteso. Ad oggi tutti i focolai sono stati identificati immediatamente e circoscritti, quindi il sistema messo in atto tiene. È inevitabile ci siano focolai in giro per l'Italia e per l'Europa".
In vista della prossima stangione influenzale, "l'Italia è pronta per vaccinare il 100% della popolazione, secondo le indicazioni fornite dal ministero della Salute. Da questo punto di vista i vaccini ci sono e vengono resi disponibili ogni settembre, in base alla valutazione prospettica dei ceppi virali circolanti".
Infine, parlando degli spostamenti in treno Guerra ha precisato: "Mi è capitato di prendere dei treni e mi sembra che la distribuzione di posti a sedere a scacchiera stia funzionando bene dal punto di vista del distanziamento. Le regole di distanziamento servono perché «nei due giorni precedenti all'insorgenza dei sintomi, si è contagiosi".
Quanto agli asintomatici veri e propri, "hanno sintomi talmente blandi che non contribuiscono in modo significativa alla trasmissione del virus, perché la carica virale è collegata, anche se in modo non lineare, alla gravità dei sintomi".
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