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Giovedì 25 GIUGNO 2020
Covid. Sono 49 i positivi nella comunità bulgara a Mondragone. Arriva l’esercito nella zona rossa
L’allarme è scattato nella notte tra sabato e domenica scorsi quando un uomo, poi risultato positivo, è arrivato all’ospedale di Sessa Aurunca in provincia di Caserta con febbre alta e problemi respiratori. Nello stesso condominio dell’uomo abita anche la donna di origini bulgare che, tra venerdì e sabato scorso, aveva dato alla luce un bambino nello stesso ospedale e che è risultata positiva al Covid-19.
Sono in tutto 49 i soggetti riscontrati positivi al Covid 19 su 700 persone residenti all’interno della comunità bulgara ospitati nei palazzi Cirio nel centro di Mondragone in provincia di Caserta a cui sono stati effettuati i tamponi. Sono attese in serata i responsi di altre 26 persone residenti nel quartiere oggi diventato zona rossa.
L’allarme è scattato nella notte tra sabato e domenica scorsi quando un uomo, poi risultato positivo, è arrivato all’ospedale di Sessa Aurunca con febbre alta e problemi respiratori. Nello stesso condominio dell’uomo abita anche la donna di origini bulgare che, tra venerdì e sabato scorso, aveva dato alla luce un bambino nello stesso ospedale e che è risultata positiva al Covid-19.
La madre e il piccolo stanno entrambi bene. Il paziente 1 è stato ricoverato nel Covid center di Maddaloni. Il pronto soccorso di Sessa Aurunca, visti i due casi di positività in poche ore, è stato chiuso santificato e poi riparto. Tutti gli altri positivi sono asintomatici e per prudenza sono comunque stati ricoverati nel Covid center di Maddaloni. Questa mattina il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha avuto un colloquio con il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese in relazione alla zona rossa istituita negli ex palazzi Cirio di Mondragone. “Ho chiesto l'invio urgente di un centinaio di uomini delle forze dell'ordine - ha detto De Luca . per garantire il controllo rigoroso del territorio. Il Ministro ha annunciato l'arrivo di un contingente dell'Esercito".
"La situazione è sotto controllo - avverte il manager della Asl di Caserta Ferdinando Russo - abbiamo attivato tutte le misure di prevenzione del rischio di diffondere l'infezione e anche i quattro residenti nel quartiere bulgaro che erano in un primi momento sfuggiti al cordone sanitario sono stati rintracciati. I casi sono tutti concentrati nella comunità bulgara. C'è un solo italiano e uno sloveno e uno slovacco. Il resto dei positivi sono tutti bulgari per cui riteniamo che si tratti di casi importati dalla Bulgaria, con l'apertura delle frontiere, dove esistono dei focolai".
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