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Lunedì 25 MAGGIO 2020
Fratture arti superiori nei bambini. Ecografie non sempre utili
Non sempre l’ecografia si rivela un’indagine diagnostica utile per le fratture degli arti superiori nei bambini. A questa conclusione è giunta una revisione sistematica degli studi condotto da un gruppo di ricercatori del Johns Hopkins Children’s Center di Baltimora. L’ecografia si è dimostrata particolarmente efficace nella diagnosi delle fratture dell’avambraccio distale o del polso.
(Reuters Health) – Anche se l’ecografia può accuratamente diagnosticare molte fratture degli arti superiori nei bambini, un nuovo studio indica che non sempre questa indagine diagnostica conduce a risultati apprezzabili. Un gruppo di ricercatori del Johns Hopkins Children’s Center di Baltimora ha condotto una revisione sistematica e metanalisi esaminando i dati di 32 studi con 2.994 pazienti pediatrici che hanno ricevuto un totale di 3.415 ecografie per sintomi in linea con una frattura dell’arto superiore.
Come punto di riferimento per comparare l’accuratezza delle ecografie, 30 studi hanno usato le radiografie semplici, uno studio ha usato radiografie, MRI o scintigrafia ossea e uno studio ha utilizzato MRI. Nel complesso, la sensibilità e specificità aggregate dell’ecografia per le fratture degli arti superiori nei bambini sono state rispettivamente di 0,95 e 0,96. Il rapporto di verosimiglianza positivo e quello di verosimiglianza negativo aggregati sono stati rispettivamente di 21,10 e 0,05.
“Questi risultati sono importanti perché indicano che l’ecografia può essere usata per la diagnosi di alcune delle più comuni fratture del braccio osservate nei bambini, nello specifico fratture dell’avambraccio distale o del polso”, osserva l’autrice principale dello studio Kate Deanehan.
“Tuttavia, per le fratture del gomito, l’ecografia potrebbe non riconoscerne alcune; pertanto, per la diagnosi si raccomanda comunque una radiografia”.
In dodici studi che hanno valutato le fratture del gomito, i risultati dell’ecografia avevano una sensibilità di 0,95 e una specificità di 0,87. Le ecografie diagnostiche del gomito presentavano anche rapporti di verosimiglianza positivo e negativo rispettivamente di 7,10 e 0,06.
In confronto, venti studi su fratture non del gomito hanno riscontrato che le ecografie avevano una sensibilità di 0,96 e una specificità di 0,97 e rapporti di verosimiglianza positivo e negativo rispettivamente di 32,40 e 0,05.
In 17 studi che hanno valutato le ecografie diagnostiche point-of-care per le fratture degli arti superiori, i ricercatori hanno rilevato una sensibilità di 0,95 e una specificità di 0,96, nonché rapporti di verosimiglianza positivo e negativo rispettivamente di 22,70 e 0,06.
Sette studi che hanno esaminato le ecografie diagnostiche eseguite in radiologia per le fratture degli arti superiori hanno riscontrato una sensibilità di 0,93 e una specificità di 0,98, nonché rapporti di verosimiglianza positivo e negativo rispettivamente di 48,00 e 0,07.
“Questo studio è un grande primo passo nella comprensione del ruolo dell’ecografia point-of-care in questa popolazione”, dichiara David Teng, direttore di ecografia in emergenza-urgenza pediatrica presso il Cohen Children’s Medical Center di New York City, non coinvolto nello studio “Servono comunque nuovi studi per indagare pienamente le implicazioni dell’uso dell’ecografia come unica modalità diagnostica per le lesioni degli arti superiori nei bambini”.
Fonte: American Journal of Emergency Medicine
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
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