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Sabato 16 MAGGIO 2020
Ancora sulle borse di specializzazione “perse”
Gentile direttore,
stanno per ricorrere quasi due anni da quando l’Associazione ALS ha denunciato, proprio sul suo giornale, lo sperpero delle borse di specializzazione abbandonate ogni anno. Ad oggi possiamo fare un bilancio non tanto delle misure prese per contrastare questa ingente perdita, quanto il bilancio complessivo di 2 anni di borse abbandonate ovvero fino all’ultimo concorso di specializzazione del 2019, in cui abbiamo registrato un nuovo meccanismo di perdita dovuto agli scorrimenti delle graduatorie di recupero (240 borse del 2019 abbandonate per questo meccanismo).
A questo punto registriamo quindi tre meccanismi di abbandono delle borse: perdita di una borsa per passaggio da un anno precedente al successivo, oppure da una specializzazione alla medicina generale (e viceversa); perdita di una borsa dello stesso anno di concorso a causa degli scaglioni di recupero; perdita di una borsa per mancata immatricolazione alla scuola di specializzazione dopo assegnazione.
La Senatrice Castellone, in una sua recente lettera a QS, sembra stressare molto uno soltanto dei meccanismi fin qui citati e a dire il vero anche parzialmente, ovvero quello del “disallineamento tra il concorso di specializzazione e le prove per l’accesso ai corsi regionali di formazione specifica di medicina generale”, quasi a volerci far intendere come la causa di ogni male dell’abbandono delle borse sia il doppio concorso per la Medicina Generale da un alto (di competenza del Ministero della Salute e quindi delle Regioni) e delle Specializzazioni dall’altro (di competenza del MIUR).
Ma è effettivamente il “disallineamento” fra i due concorsi il meccanismo principale che fa perdere più borse? Per noi la risposta è no.
Se andiamo a vedere infatti il totale delle borse abbandonate dal 2017, possiamo vedere come sul totale delle 1.859 borse totali perse, solamente il 20% ovvero 367 sono da imputarsi al passaggio di uno specializzando (del 2016, 2017 o 2018) alla Medicina Generale (MMG17 e MMG18).
1500 borse invece, nel periodo di studio indicato, sono state abbandonate per altri motivi e all’interno del percorso di specializzazione (ovvero passaggio da una scuola di specializzazione ad un’altra), a dimostrazione di quanto il meccanismo sia complesso e da non banalizzare.
Siamo sicuri ad esempio che tra quell’80% di borse abbandonate non si celi la difficoltà di qualche scuola di specializzazione universitaria a garantire gli standard minimi richiesti del Dl 402/2017?
E siamo proprio sicuri che la mancata costituzione del nuovo Osservatorio Nazionale per la Formazione Specialistica, a seguito del recente scandalo sugli accreditamenti, non sia un tema da affrontare proprio in virtù di quell’impegno parlamentare sulla formazione medica di qualitàauspicato proprio dalla senatrice Castellone?
Direttivo nazionale Associazione liberi specializzandi
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