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Giovedì 14 MAGGIO 2020
Trapianti Ismett raggiunge quota 200 interventi di rene da vivente

Una meta raggiunta proprio durante l’emergenza Covid-19. Il centro palermitano evidenzia, peraltro, di essere “uno dei soli tre centri italiani, con Padova e Bari, che ha al momento attivo il programma di donazione e trapianto di rene da vivente”. Per farlo sono stati rivisti tutti i protocolli e sono stati aumentati i livelli di sicurezza per garantire al massimo pazienti e donatori.

L’Ismett di Palermo taglia il traguardo dei 200 trapianti di rene da donatore vivente su paziente adulto. Una meta che, fa notare l’Istituto in un comunicato, è stata raggiunta “proprio durante l’emergenza Covid-19”. Il centro palermitano evidenzia, peraltro, come sia “uno dei soli tre centri italiani, con Padova e Bari, che ha al momento attivo il programma di donazione e trapianto di rene da vivente”. “Per poter continuare il programma di trapiano da vivente – spiega Salvatore Piazza, responsabile del programma di trapianto di rene - sono stati rivisti tutti i protocolli ed aumentato i livelli di sicurezza per garantire al massimo pazienti e donatori”.

L’Ismett oggi è “al quarto posto in Italia per volume di trapianti di rene da vivente sui 34 centri autorizzati”, riferisce la nota. La paziente numero 200 è una giovane donna siciliana, della provincia di Enna. A donare il rene la madre.

Sia la mamma donatrice, che la figlia ricevente sono state dimesse dopo 7 giorni dalla data dell’intervento.  “Le condizioni di entrambe le pazienti, donatrice e ricevente  – sottolinea Salvatore Gruttadauria, Direttore della Chirurgia Addominale di ISMETT – sono molto buone. La giovane paziente è stata riferita al nostro centro in tempo e questo, insieme alla donazione della madre, ha consentito di eseguire un trapianto pre-emptive, ovvero eseguito prima dell’inizio della dialisi”.

Nella nota il centro palermitano evidenzia, infine, come sia stata notevolmente incrementato l’attività nel corso dell’ultimo anno, passando dagli 8 interventi di trapianto di rene da vivente eseguiti nel 2018 ai 18 effettuati lo scorso anno. “L’incremento dell’attività degli ultimi anni è il frutto della maggiore collaborazione avviata con i nefrologi siciliani. Un circuito di collaborazione che ha come obiettivo proprio quello di favorire i cosiddetti trapianti “pre-emptive”. Questo tipo di interventi consente di migliorare i risultati della sopravvivenza del paziente e dell’organo donato e riduce i costi sostenuti dal Sistema Sanitario Regionale visto un paziente in dialisi ha un costo medio che varia tra 30 e 45 mila euro annui”.
 
Il prelievo del rene da destinare al trapianto è stato eseguito per via laparoscopica, una tecnica di chirurgia mini-invasiva sempre più utilizzata presso ISMETT che riduce i rischi per il donatore ed i tempi di ospedalizzazione. “Questa tecnica – sottolinea Davide Cintorino, Responsabile dei prelievi di rene per via laparoscopica - consente di eseguire tramite quattro piccoli fori nell'addome ed una piccola incisione, simile a quella che si effettua per il parto cesareo ma più piccola, l'asportazione del rene da donare. L'approccio mininvasivo consente di ridurre i tempi di degenza del donatore con un più rapido recupero fisico, garantisce un migliore controllo del dolore post-operatorio e migliora il risultato anche da un punto di vista estetico con cicatrici molto più piccole che guariranno molto rapidamente”.

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