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Giovedì 19 APRILE 2012
Morte Morosini. Fimeuc: “Il soccorso è stato inadeguato. Serve più formazione”

Per la presidente Fimeuc, Cinzia Barletta, le scene del soccorso prestato al calciatore hanno palesato “un’immagine poco rassicurante del nostro Sistema di Emergenza”. Barletta ha sottolineato l’importanza di un personale preparato e integrato in un sistema di Emergenza Preospedaliera.

“Le sequenze dell’evento che ha colpito il giocatore, Piermario Morosini, documentano manovre di massaggio cardiaco iniziali, sospese per trasferire il corpo senza segni di vita in ambulanza e procedure di defibrillazione non avviate, benché il defibrillatore fosse presente e disponibile”. Per la presidente della Federazione Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza e Catastrofi (Fimeuc), Cinzia Barletta, quelle immagini televisive hanno palesato “un soccorso inefficacie e improvvisato”.

Secondo Barletta, il triste episodio che ha visto spegnersi in diretta tv la vita del giovane atleta ha dimostrato come, nel nostro Paese, ci sia ancora molto da lavorare, sia per la diffusione della cultura del primo soccorso, sia in termini di gestione avanzata e organizzata dei soccorsi sanitari.
Proprio in questo senso la Fimeuc ha espresso “forte preoccupazione” per la valutazione complessiva che è stata assegnata all’evento, ma soprattutto per il “rischio di strumentalizzazione”. “La soluzione non è solo nell’ acquisto e distribuzione dei defibrillatori - ha concluso la presidente Barletta - ma nella formazione continua ed addestramento di personale che nelle sedi e nelle manifestazioni ritenute a rischio rappresenti la garanzia di interventi efficaci nel mantenere integra la Catena della Sopravvivenza nella quale i primi anelli devono strettamente essere congiunti ed integrati in un sistema di Emergenza Preospedaliera efficiente e sicuramente efficace nel ridurre le morti evitabili”.
 

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