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Venerdì 08 MAGGIO 2020
Trento. Tagli di 20 milioni di euro per i contratti dei dipendenti pubblici. Insorgono i sindacati

Appena 5 mesi fa (legge 13 del 23 dicembre 2019) erano stati messi sul tavolo 20 milioni di euro per l'anno 2020 e 10 milioni di euro sia per il 2021 che per il 2022, a copertura della contrattazione collettiva provinciale relativa al pubblico impiego, personale sanitario compreso. Ma la Giunta, con una proposta di legge in discussione in Consiglio, taglia di netto i 20 milioni di euro stanziati per il 2020. Nursing Up e Uil Fpl chiedono un incontro a Fugatti e Segnana: “Per noi è una questione di dignità e giustizia”. E auspicano che il Ddl “venga profondamente modificato in Consiglio per rispettare gli accordi presi”. LA PDL

Il personale sanitario della PA di Trento rischia un taglio di 20 milioni di euro per il rinnovo contrattuale per il pubblico impiego per gli anni 2019/2021. Proprio in piena emergenza coronavirus, che ha visto i professionisti della sanità in prima linea, definiti spesso “eroi”, la Giunta provinciale di Trento ha infatti approvato una proposta di legge (n. 55 del 27 aprile 2020) che, sopprimendo parte del comma 1 dell'articolo 11 della legge provinciale n. 13 del 2019, taglia di netto 20 milioni di euro stanziati per l’anno 2020, dalle risorse stanziate per il triennio 2019-2021 a copertura del rinnovo dei contratti “per il personale degli enti a cui si applica la contrattazione collettiva provinciale in base all'articolo 54 della legge sul personale della Provincia 1997", sanitario compreso, “nonché al personale delle scuole dell'infanzia equiparate e dei centri di formazione professionale”. Disposizione confermata anche nel testo licenziato lo scorso 3 maggio dalla seconda commissione consiliare.

Immediata la reazione dei sindacati Nursing Up Trento e Uil Fpl Trento, che già appena appresa la notizia dell’approvazione del testo in Giunta, ha indirizzato una nota congiunta al Presidente Maurizio Fugatti e all’assessore alla Salute e alle Politiche Sociali, Stefania Segnana, chiedendo “un incontro immediato in video-conferenza su cui ad oggi non abbiamo ancora avuto riscontro”, riferisce il Coordinatore Provinciale Nursing Up Trento, Cesare Hoffer.

“All’inizio dell’anno - spiega Giuseppe Varagone Segretario Provinciale della UIL FPL Sanità di Trento - Provincia e sindacati erano arrivati ad un’intesa per un aumento contrattuale di 67 milioni di euro per triennio 2019-2021, pari ad un aumento salariale a regime di 4.1%. Ora dal DDL 55 apprendiamo che c’è un taglio di 20 milioni giustificato dalla Provincia, in una intervista televisiva di pochi giorni fa, con la necessità di spostare le risorse pubbliche per aiutare il settore privato che risulta essere maggiormente in crisi”.   

I sindacati insistono nel chiedere l’apertura di un confronto con la Giunta Provinciale, ricordando alla stessa amministrazione che i Professionisti delle Professioni Sanitarie, OSS e Autisti del 118 delle strutture socio-sanitarie trentine stanno dando tantissimo, tanto più oggi, con l’emergenza coronavirus, facendo grandissimi sacrifici personali e familiari, in alcuni casi ammalandosi, senza chiedere nulla in cambio. “Ricordiamo che oltre 240 dipendenti dell’Apss si sono contagiati di Coronavirus e ci chiediamo se questa sia la riconoscenza che mostra per loro dalla Giunta provinciale?”, incalzano i sindacalisti. “Per noi è una questione di dignità e giustizia. Ci auguriamo che il disegno di legge nel suo iter in Consiglio provinciale venga profondamente modificato rispettando gli accordi presi ad inizio anno, che garantivano un aumento salariale del 4.1% nel triennio 2019-2021”.
 
E.S.

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