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03 MAGGIO 2020
Fase 2. Il Molise si prepara: “Cautela, e flessibilità”
Cautela nell’affrontare la “Fase 2” per non vanificare i risultati finora raggiunti. È questo, in sostanza, il pensiero del Presidente della Regione Molise, Donato Toma (Forza Italia) che guarda invece ai giorni successivi al 4 maggio. Il Governatore, dunque, lascia intendere di voler aspettare e vedere cosa accade nei giorni successivi l’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm. Il “caso Molise”: Covid meno “violento” che altrove
Cautela nell’affrontare la “Fase 2” per non vanificare i risultati finora raggiunti. È questo, in sostanza, il pensiero del Presidente della Regione Molise, Donato Toma (Forza Italia) che guarda invece ai giorni successivi al 4 maggio per assumere decisioni che vanno in direzione di una riduzione delle misure di sicurezza sanitaria, valutazione condivisa anche dai sindaci dei Comuni più grandi.
Il Governatore, dunque, lascia intendere di voler aspettare e vedere cosa accade nei giorni successivi l’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm. Il Molise è tra le Regioni nelle quali il Coronavirus è stato meno “aggressivo” grazie anche alle misure di contenimento messe in atto e alla risposta della popolazione.
Secondo Toma, però, sarebbero opportuni provvedimenti più “permissivi” che consentissero alle Regioni una certa flessibilità e la possibilità di valutare ‘motu proprio’ le riaperture delle attività. A parere del Governatore per alcune categorie come bar, ristoranti e parrucchieri il 1° giugno è una data troppo lontana.
Sarebbe invece ipotizzabile quella del 18 maggio, chiaramente dopo aver verificato l’andamento della diffusione del virus.
Intanto dal 4 maggio entra in vigore l’ordinanza emessa da Toma il 30 aprile valida fino al 10 maggio. Prevede, tra l'altro, l’obbligo per tutte le persone che hanno soggiornato per più di 24 ore negli ultimi 14 giorni fuori dal Molise, una volta giunte nel “territorio regionale”, di comunicarlo entro due ore ai competenti organi sanitari e di osservare, salvo diversa disposizione da parte del competente Servizio regionale di Sanità pubblica, la quarantena obbligatoria, mantenendo la stessa per 14 giorni e il divieto di spostamenti e viaggi.
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