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Giovedì 12 APRILE 2012
Vaccini. Bianco (Fnomceo): “Non diffidate”

Il presidente della Federazione degli Ordini Medici interviene sulla sentenza del Tribunale di Rimini. "Individua un nesso di causalità scientificamente confutato, rischiando di demonizzare uno strumento che ha consentito in gran parte del mondo di debellare malattie terribili e devastanti”.

"Forte sconcerto” è stato espresso dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo) sulla recente sentenza del Tribunale di Rimini, che ha riacceso la polemica sulle vaccinazioni. La Corte ha infatti riconosciuto un indennizzo economico alla famiglia di un bambino affetto da sindrome di Kanner (meglio nota come autismo), che aveva fatto il vaccino Mpr, anti Morbillo-Parotite-Rosolia.
 
“La sentenza – ha spiegato il presidente della Fnomceo, Amedeo Bianco - individua un nesso di causalità che è stato scientificamente confutato, rischiando così di demonizzare uno strumento quale la vaccinazione sistematica della popolazione, che ha consentito in gran parte del mondo di debellare malattie terribili e devastanti”.
 
“Quando parliamo di evidenze scientifiche – ha puntualizzato Bianco – intendiamo riscontri su milioni di individui: nessuno ha mai negato delle bassissime incidenze di rischi per chi si vaccina, ma è tutto un altro conto postulare una relazione diretta con l’autismo. Ciò è inaccettabile, pur conoscendo bene l’inclinazione della giurisprudenza civile a tutelare i soggetti ricorrenti, specie in materia sanitaria”.
 
Di qui, l’invito della Fnomceo a non diffidare dei vaccini e delle indicazioni fornite in questo senso dai pediatri, nei primi anni di vita dei bambini.
 
Stessi toni sono stati usati dal Board scientifico del Calendario vaccinale per la vita, che riunisce figure di elevato prestigio dell'igiene e della sanità pubblica, della medicina generale, della pediatria territoriale-ospedaliera ed universitaria facenti capo a società scientifiche ed associazioni mediche come Siti, Fimmg, Fimp e Sip. “Il dispositivo – ha osservato il Board - si basa evidentemente su quanto pubblicato ormai 14 anni fa dalla rivista Lancet, e successivamente ritirato per l'evidente infondatezza di quanto inizialmente proposto da un gruppo di ricercatori britannici circa i possibili collegamenti tra autismo e vaccino trivalente Mpr. L'articolo, pubblicato nel 1998 dal medico britannico Andrew Wakefield, è stato causa di una lunga disputa scientifica, portando ad una forte diminuzione del numero di vaccinazioni negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in altre parti dell'Europa, con la conseguenza, in molti casi nefasta, di un repentino aumento dei casi di morbillo e delle sue complicanze”.
Il Board auspica dunque che il ministero della Salute, “quale parte resistente nella causa conclusasi con la contestata sentenza di primo grado, voglia proporre Appello presso la Corte di Bologna”.
 
Una richiesta per nulla infondata anche a giudizio del presidente della Fnomceo.
 

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