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Giovedì 02 APRILE 2020
Coronavirus e carceri. In Toscana nessun detenuto affetto. Regione annuncia test sierologici a tutto il personale penitenziario

L’assessore Saccardi ha incontrato negli scorsi giorni Gianfranco De Gesu, provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria Toscana-Umbria, e Angela Venezia, direttore dell'ufficio detenuti e trattamento. “Puntiamo sulla prevenzione piuttosto che sulla cura”, ha spiegato Saccardi. Per questo sarà sottoposti a test sierologico tutto il corpo di polizia penitenziaria e il personale amministrativo degli istituti di pena toscani, per un totale di 2.500 unità.

Nessun detenuto nelle carceri toscane risulta affetto da Covid-19. E tutto il personale penitenziario e amministrativo verrà sottoposto a test sierologico. E' quanto è emerso dall'incontro che l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme al capo di gabinetto del presidente Enrico Rossi, Ledo Gori, ha avuto negli scorsi giorni con Gianfranco De Gesu, provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria Toscana-Umbria, e Angela Venezia, direttore dell'ufficio detenuti e trattamento, per discutere della questione Covid-19 in relazione al sistema carcerario.
 
"Stiamo lavorando a stretto contatto con l'amministrazione penitenziaria da quando l'emergenza Coronavirus è cominciata - spiega in una nota l'assessore Saccardi -, proprio per cercare di puntare sulla prevenzione piuttosto che sulla cura".
 
Dall'incontro è emerso che ad oggi nessuno dei 3.473 detenuti nelle carceri toscane risulta affetto da Covid-19. Quindi, al fine di preservare l'ambito carcerario da possibili infezioni, è stato deciso di sottoporre a test sierologico tutto il corpo di polizia penitenziaria e il personale amministrativo in servizio negli istituti di pena toscani, per un totale di 2.500 unità.
 
La nota regionale spiega anche è stata fatta una valutazione anche in ordine alle linee guida emerse dalla task force sul carcere e, “anche in relazione ai numeri attuali, è stata riconfermata la validità e la sufficienza, allo stato, delle medesime linee guida”.
 
“Fin dal 22 febbraio - dichiara il provveditore De Gesu - abbiamo condiviso con la sanità regionale le misure sin qui adottate per preservare dal contagio le comunità penitenziarie della Toscana. I risultati ottenuti ci incoraggiano a seguire il percorso intrapreso, nel cui solco si pongono le scelte frutto dell'incontro”.

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