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Mercoledì 01 APRILE 2020
Coronavirus. Casi tornano lievemente a crescere. Il totale supera i 110 mila, di cui 16.847 guariti e 13.155 decessi. Pasquetta fuori casa? Borrelli (Protezione Civile): “Assolutamente no”
Rispetto a ieri si registrano 4.782 casi in più. Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 25.765 i malati in Lombardia, 11.489 in Emilia Romagna, 8.224 in Veneto, 8.470 in Piemonte, 3.456 nelle Marche, 1.976 in Campania, 2.645 in Liguria, 4.432 in Toscana, 2.758 nel Lazio, 1.206 in Friuli Venezia Giulia, 1.544 in Sicilia, 1.756 in Puglia, 1.211 in Abruzzo, 1.483 nella Pa di Trento, 131 in Molise, 851 in Umbria, 1.112 in provincia di Bolzano, 610 in Calabria, 657 in Sardegna, 540 in Valle d’Aosta e 225 in Basilicata. Gli operatori sanitari contagiati salgono a 10.007. IL REPORT
I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 110.574 (+4.782 rispetto a ieri pari al +5%), tra cui 16.847 persone guarite (+1.118 rispetto a ieri pari al +7%) e 13.155 deceduti (+727 rispetto a ieri pari al +6%). Le persone attualmente positive sono quindi 80.572 (+2.937 rispetto a ieri pari al +4%). Complessivamente sono stati effettuati 541.423 tamponi, dei quali oltre 360 mila in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Veneto.
Questi i dati principali dell'aggiornamento odierno forniti dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli durante il punto stampa delle ore 18. L’incremento dei casi totali e il numero dei nuovi positivi sono in lieve rialzo rispetto a ieri. Niente a che vedere con i numeri di una settimana fa ma rispetto agli ultimi giorni la curva è tornata a salire. In lieve calo rispetto a ieri i decessi e in linea con il trend il numero dei guariti. Positivo il dato delle terapie intensive dove l’incremento dei pazienti è limitato.
Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 25.765 i malati in Lombardia (+641 rispetto a ieri pari al +3%), 11.489 in Emilia Romagna (+536 pari al +5%), 8.224 in Veneto (+374 pari al +5%), 8.470 in Piemonte (+388 pari al +5%), 3.456 nelle Marche (+104 pari al +3%), 1.976 in Campania (+105 pari al +6%), 2.645 in Liguria (+137 pari al +5%), 4.432 in Toscana (+206 pari al +5%), 2.758 nel Lazio (+116 pari al +4%), 1.206 in Friuli Venezia Giulia (+46 pari al +4%), 1.544 in Sicilia (+52 pari al +3%), 1.756 in Puglia (+102 pari al +6%), 1.211 in Abruzzo (+20 pari al +2%), 1.483 nella Pa di Trento (+94 pari al +7%), 131 in Molise (+14 pari al +12%), 864 in Umbria (+13 pari al +2%), 1.112 in provincia di Bolzano (-30 pari al -3%), 610 in Calabria (+8 pari al +1%), 675 in Sardegna (+18 pari al +3%), 540 in Valle d’Aosta (-12 pari al -2%) e 225 in Basilicata (+9 pari al +4%).
Le vittime sono 7.593 in Lombardia (394 in più di ieri pari al +5%), 1.732 in Emilia Romagna (+88 pari al +5%), 499 in Veneto (+22 pari al +5%), 477 nelle Marche (+25 pari al +6%), 886 in Piemonte (+32 pari al +4%), 460 in Liguria (+32 pari al +7%), 169 nel Lazio (+7 pari al +4%), 122 in Friuli Venezia Giulia (+9 pari al +8%), 123 in Abruzzo (+8 pari al +7%), 253 in Toscana (+9 pari al +4%), 148 in Campania (+15 pari al +11%), 59 in Valle d’Aosta (+3 pari al +5%), 173 nella Pa di Trento (+9 pari al +5%), 116 nella Pa di Bolzano (+40 pari al +53%), 88 in Sicilia (+7 pari al +9%), 34 in Sardegna (+3 pari al +10%), 38 in Calabria (+2 pari al +6%), 10 in Molise (+1 pari al +11%), 37 in Umbria (+0), 9 in Basilicata (+2 pari al +29%) e 129 in Puglia (+19 pari al +17%).
Delle persone attualmente positive (80.572) sono ricoverate con sintomi 28.403 (+211 pari al +1% rispetto a ieri), 4.025 (+12) sono in terapia intensiva, mentre 48.134 (+2.714 pari al +6%) si trovano in isolamento domiciliare.
Pasquetta fuori casa? “Assolutamente no, dobbiamo stare a casa e proseguire con le misure di precauzione”. È quanto ha ribadito il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli in conferenza stampa. “Il fatto che si registri qualche segnale che evidenzia un rallentamento del trend di crescita dei casi positivi e dei ricoveri non deve indurre - ha precisato - a modificare le abitudini derivanti dalle restrizioni in atto nel Paese”.
“I dati di oggi su nuovi ricoveri e terapie intensive testimoniano la bontà del percorso intrapreso e di ciò che stiamo facendo, dobbiamo continuare in questa direzione. Sono segnali che vengono valutati con attenzione, ma dobbiamo continuare così con determinazione”. Ha detto Alberto Villani, membro del Comitato tecnico scientifico (Cts).
Rispetto alla circolare di ieri del Ministero dell’Interno Villani ha evidenziato che “se si esce di casa con un bambino rispettando le norme, per un motivo preciso e previsto dai decreti, si può fare”. Ma “non c'è alcun motivo per portare a spasso un bambino in carrozzina, non va fatto e può essere imprudente. Esiste un Dpcm che dice che non è consentito uscire di casa se non per motivata ragione - ha aggiunto - e tutto resta esattamente come è”.
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