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Giovedì 05 APRILE 2012
Abruzzo. Certificato avanzo di bilancio da 60 mln. Chiodi: “Risultato storico”

È stato questo l’esito della riunione di ieri al Tavolo di monitoraggio. Il governatore, Gianni Chiodi, ha commentato il risultato sottolineando come, dopo il pareggio di bilancio dello scorso anno, il risultato di avanzo è stato conseguito “per la prima volta nella storia della Regione”.

Il tavolo di monitoraggio, nella seduta di ieri, ha certificato per l'anno 2011 un avanzo di bilancio nella sanità abruzzese pari a 60.986.000 euro. "È la prima volta nella storia dell'Abruzzo dopo l'eccezionale risultato del pareggio conseguito lo scorso anno, che il bilancio fa registrare un segno positivo di questa grandezza. L'obiettivo per il quale abbiamo lavorato è stato colto per consegnare ai cittadini abruzzesi una sanità ai livelli delle regioni più virtuose e al sistema economico regionale la possibilità di competere con risorse nuove”. Così il governatore e commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, ha commentato con entusiasmo il risultato ottenuto.


Il Tavolo di monitoraggio, oltre all'avanzo di 60.986.000 euro, ha certificato un utile di esercizio pari a 5 milioni di euro, che deriva, come ha spiegato il presidente Chiodi, dalla scelta di coprire tutti gli ammortamenti correnti anziché spalmarli negli anni successivi, “anticipando in modo virtuoso una legge che entrerà in vigore dal prossimo anno". Concorrono all'avanzo finanziario di 60 milioni, oltre ai 5 di utile, le coperture fiscali.

"L'avanzo di bilancio certificato dal Tavolo di monitoraggio - ha evidenziato il governatore - cristallizza anche un nuovo status della Regione Abruzzo che, da regione canaglia, dopo aver intrapreso un percorso virtuoso e nient'affatto scontato di risanamento del sistema sanitario regionale, compete alla pari con le migliori regioni italiane, consentendo ai cittadini abruzzesi di avvantaggiarsene immediatamente".
"Il prossimo obiettivo - ha concluso Chiodi - è quello di ridurre le addizionali fiscali che gli abruzzesi sono costretti a pagare dal 2007, a causa della dissennata gestione del sistema sanitario, operata dalla precedente amministrazione".

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