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Lunedì 23 MARZO 2020
Coronavirus. Medici volontari per fare tamponi e sorveglianza a casa
Al via nei Comuni dell’area nord di Napoli, come Pozzuoli e Giugliano e nelle zone del Sannio e del Beneventano, la sperimentazione prevista dal Dl 14 in vista della realizzazione dell’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (Usca). I medici delle Asl Napoli 2 Nord e di Benevento si sposteranno in camper per raggiungere i domicili di chi è positivo non grave in isolamento
Alla Asl Napoli 2 Nord e alla Asl di Benevento arrivano i medici volontari a casa per fare i tamponi e la sorveglianza ai positivi al Coronavirus non gravi che sono in quarantena. Parte dai Comuni dell’area nord di Napoli, come Pozzuoli e Giugliano, e dalle zone del Sannio e del Beneventano, la sperimentazione in vista della realizzazione dell’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (Usca), prevista dal Dl 14 del 9 marzo, anche in Campania. I medici volontari si sposteranno in camper per raggiungere i domicili di chi è positivo non grave in isolamento.
È quanto deciso nel corso dell’Unità di Crisi regionale per il Covid-19. Il provvedimento, quindi, per il momento sarà in vigore per le Asl che ne hanno fatto richiesta, ma l’obiettivo è quello poi di estenderlo al resto della Campania, non appena saranno individuate le strutture per i presidi.
Il piano presentato in Regione, infatti, prevede 120 presidi per tutta la Campania, uno ogni 50mila abitanti, e richiederebbe circa 1.400 medici volontari per essere attuato, da reclutare tra medici di medicina generale, continuità assistenziale, giovani medici specializzandi in medicina generale e anche neolaureati iscritti all’ordine.
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