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Venerdì 02 LUGLIO 2010
Rapine in farmacia: -50% rispetto al 2008
Lo rilevano i dati dello Sdi (Sistema d'indagine) del ministero degli Interni, che conta 680 rapine alle farmacie nel 2009 contro le 1.409 del 2008.
Si dimezzano le rapine alle farmacie. Lo rilevano i dati del sistema di indagine del ministero degli interni forniti da Federfarma ed elaborati dall'Adnkronos Salute. In cifre, i “colpi” verso gli esercizi sono passati da 1.409 nel 2008 a 680 nel 2009, anche se in alcune aree del Paese le farmacie sono ancora tra i bersagli preferiti dei rapinatori. In particolare, in Lombardia si contano 208 rapine a danno delle farmacie, nonostante ci sia comunque stato un netto miglioramento rispetto al 2008, nel corso del quale se ne erano registrate quasi 500.
Dopo la Lombardia, il numero più alto di furti si registra in Campania (88). Dati più o meno simili in Piemonte (81), Lazio (81), e Sicilia (80, con un consistente calo rispetto al 2008, quando le rapine sono state 232).
E ancora 58 rapine nelle farmacie della Puglia, 24 in Emilia Romagna, 20 in Toscana, 17 in Veneto, 7 in Liguria, 4 nelle Marche e in Umbria, 3 in Sardegna, 2 in Basilicata, 1 in Calabria, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia.
Trend comunque più che positivo per una criticità che i farmacisti denunciano da anni. Non tanto per il danno in soldi (la media delle somme per rapina è di circa 200-300 euro), quanto per la sicurezza degli esercenti e dei clienti. Le farmacie, infatti, sono perlopiù obiettivo di piccoli criminali, sbandati o tossicodipendenti, che compiono il furto con le armi più disparate (dal taglierino alla pistola) e che rappresentano un concreto pericolo per la vita dei farmacisti e dei cittadini che si trovano in quel momento all’interno della farmacia.
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