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Venerdì 06 MARZO 2020
Coronavirus. Fp Cgil Veneto “Circa 500 gli operatori sanitari in quarantena”

Ivan Bernini, segretario Fp Cgil Veneto, e Tiberio Monari, Fp Cgil Veneto Medici, ribadiscono la necessità di interventi responsabili, senza speculazioni: “L’aumento dei posti letto e la contestuale ‘sottrazione’ di personale per quarantena, ci mettono in condizioni di chiedere al governo regionale di attuare un piano straordinario di assunzione, scorrendo tutte le graduatorie in essere, andando ben oltre al piano straordinario annunciato pochi giorni fa”

“Dal 21 febbraio, primo caso riscontrato di infezione da Covid-19 nell’ospedale di Schiavonia, ci siamo sentiti tutti impegnati ad affrontare le priorità dell’emergenza. Quando si è compresa l’entità di quello che la diffusione del virus avrebbe determinato nell’intero sistema sanitario regionale, abbiamo assunto un profilo di responsabilità tralasciando ogni valutazione critica per quanto legittima. Le priorità, a nostro avviso, ora riguardano la tenuta dell’intero sistema sanitario regionale, ospedaliero, territoriale e del sistema integrato dei servizi. A tutela e protezione dei cittadini della nostra regione e dei i lavoratori che sono maggiormente esposti alle ricadute sia in termini di salute che di condizioni lavorative”. Ivan Bernini, segretario regionale della FP CGIL Veneto e Tiberio Monari componente della FP CGIL Medici, così ribadiscono la necessità di affrontare la fase dell’emergenza con responsabilità e senza speculazioni.
 
Il “bollettino” del numero di persone positive al virus è in continuo aumento e tra queste, seppur momentaneamente asintomatici, si annoverano molti medici, infermieri e oss. Il numero di lavoratori delle varie Ulss venete in “isolamento domiciliare con sorveglianza attiva” sta assumendo dimensioni importanti e, in queste ore, stanno aumentando ulteriormente. Cgil FP del Veneto stima che i lavoratori i quarantena siano circa 500.
 
“Le nuove circolari inviate dal Ministero della Salute e recepite dalla Regione – continua Bernini - prevedono l’aumento dei posti letto nei reparti di terapia intensiva, malattie infettive e pneumologia. Disposizioni prontamente recepite dalla Regione Veneto che, oltre ad ampliare i posti letto di terapia intensiva, ha disposto la riapertura dell’ospedale di Schiavonia con unità di 50 posti letto dedicati. L’aumento dei posti letto e la contestuale “sottrazione” di personale per quarantena, ci mettono in condizioni di chiedere allo stesso governo regionale di attuare un piano straordinario di assunzione, scorrendo tutte le graduatorie in essere, andando ben oltre al piano straordinario annunciato dalla Regione pochi giorni fa, sulle 215 nuove assunzioni. L’altro grande tema riguarda la priorità di fornire tutti i DPI necessari per chi lavora nell’ambito sanitario. La preoccupazione iniziale che avevamo previsto, purtroppo si sta manifestando: ci sono grossi problemi con l’approvvigionamento”.
 
La FP CGIL e FP CGIL Medici ritengono perciò che ad oggi il sistema sanitario regionale abbia dimostrato, capacità di tenuta oltre che una rassicurante solidità. Vanno tuttavia riconosciute appieno anche le fragilità emerse in questi giorni e che dovranno essere affrontate una volta superata l’emergenza Covid-19. “Assunzioni e risorse per chi lavora – conclude Tiberio Monari - per la salute e la sicurezza, per un reale potenziamento dell’attività integrata e territoriale sono diventati temi improcrastinabili. L’emergenza di oggi dovrà servirci a ricordare, quello che si dovrà fare nel futuro, per non incorrere negli stessi errori”.
 
Endrius Salvataggio

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