quotidianosanità.it

stampa | chiudi


01 APRILE 2012
Cervello. Ecco l'atlante delle connessioni genetiche. Su Science

Per la prima volta analizzate le diverse “sezioni genetiche” dell'organismo principe del nostro sistema nervoso. La mappa creata dai ricercatori dell'Università della California potrà essere usata per capire come funzionano malattie e invecchiamento.

Consultare la posizione dei geni sulla superficie del cervello come se fosse un mappamondo. Da oggi si può, grazie all' “atlante cerebrale” creato dai ricercatori dell'Università della California di San Diego e del VA San Diego Healthcare System. La mappa, che dimostra come la corteccia cerebrale è divisa in 'sezioni' genetiche che differiscono dalla divisione per regioni funzionali o per parti fisiologiche già nota, è stata pubblicata su Science. Uno strumento, dicono gli scienziati, per capire come realmente funziona il cervello umano.
 
“La genetica è importante per comprendere tutti i fenomeni biologici che coinvolgono il nostro organismo”, ha commentato William S. Kremen, docente alla UCSD School of Medicine e co-autore dello studio.
La corteccia cerebrale umana è lo strato superficiale del cervello, spessa appena 2-4 millimetri e caratterizzata da strati sovrapposti di neuroni interconnessi, solchi, pieghe e scanalature. Su questa superficie si giocano funzioni come memoria, attenzione, linguaggio, capacità cognitive e los tato di coscienza.

Precedentemente l'organo era stato mappato solo a seconda delle diverse funzioni o dei tessuti; l'atlante creato oggi da questi ricercatori statunitensi, invece, è basato su informazioni genetiche ottenute grazie a resonanza magnetica del cervello di 203 coppie di gemelli arruolati per lo studio Vietnam Era Twin Registry (VETSA) dei National Institutes of Health (NIH) americani. Scopo primario dello studio era quello di valutare l'invecchiamento cognitivo. “Siamo molto contenti di questo lavoro, speriamo che possa aiutarci a comprendere i cambiamenti che avvengono nel cervello man mano che si diventa più anziani”, ha spiegato Jonathan W. King del National Institute of Aging.

L'atlante cerebrale traccia le correlazioni tra diversi punti della superficie della corteccia dei gemelli: queste rappresentano le influenze del patrimonio genetico condiviso di questi individui, e rivelano che la mappa genetica non si sovrappone perfettamente a quella strutturale, né a quella funzionale del cervello umano. Secondo gli scienziati che l'hanno realizzata, questa mappa potrebbe essere particolarmente utile a chi fa studidi associazione genome-wide, ovveroquel tipo di studio relativamente recente che osserva le varianti genetiche più comuni nelle persone, che potrebbero essere associate a particolari tratti, condizioni o malattie. “Se riusciamo a capire quali sono i fondamenti genetici della struttura del cervello, possiamo capire meglio come si sviluppa e funziona”, ha concluso Chi-Hua Chen, primo autore dello studio. “Queste informazioni potranno esserci utili per trovare nuovi trattamenti o migliorare quelli già esistenti per un gran numero di malattie e disordini”.
 
Laura Berardi

© RIPRODUZIONE RISERVATA