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Mercoledì 28 MARZO 2012
Psicologi Lombardia: "Lotta all'abusivismo professionale. Nel 2012 già 35 segnalazioni"
Le istruttorie aperte nel 2011 sono state 50 e 16 finora nel 2012. Secondo le stime dell’Ordine provinciale degli Psicologi, dovrebbero arrivare a 64 a fine anno. A queste si aggiungono 5 denunce alla procura, 4 alle forze di polizia, 43 diffide e 36 richieste di informazioni.
Non sempre chi va sul lettino dello psicoanalista trova un discepolo di Freud o Jung, preparato come loro. Sono infatti in aumento i casi di abusivismo anche tra gli psicologi, in particolare in Lombardia, come denunciato dall'Ordine degli psicologi della regione, che ha deciso di intervenire per arginare la piaga dell'abusivismo nel suo territorio con varie iniziative. I dati degli ultimi due anni non sono rassicuranti e parlano di un fenomeno in crescita di pari passo con la crisi economica. Nel 2010 le segnalazioni arrivate dai pazienti all'Ordine lombardo sono state infatti 44, ben 93 nel 2011 e nel primo trimestre del 2012 sono già 35.
Casi che sono stati presi in esame dall'Ordine, che ha poi proceduto ad avviare istruttorie interne o procedere a denunce presso procure e forze di polizia in base agli elementi raccolti. In particolare le istruttorie aperte sono state 30 nel 2010, 50 nel 2011 e 16 finora nel 2012, anche se si stima che dovrebbero arrivare a 64 a fine anno. A queste si aggiungono 5 denunce alla procura, 4 alle forze di polizia, 43 diffide e 36 richieste di informazioni.
''Come ordine siamo molto preoccupati – spiega Mauro Grimoldi, presidente dell'ordine lombardo - per il proliferare di questi falsi psicologi e psicoterapeuti che operano a Milano e in tutta la regione. Un fenomeno che è cresciuto vistosamente in questi anni di crisi economica, e che vogliamo cercare di arginare''.
I casi di abuso sono vari, e vanno da persone che si spacciano per counselor e coach (cioè motivatori, usati soprattutto nelle aziende), figure che ''non esistono nel nostro ordinamento - continua Grimoldi - e di cui quindi può fregiarsi chiunque, fino a gente che dice di essere psicoanalista, pur senza aver conseguito il titolo di all'esercizio di psicoterapia, o naturopati e terapisti non convenzionali. Tutti con percorsi formativi alle spalle che vanno da un paio di giorni fino a un paio d'anni.
Il risultato è che i pazienti vittime di questi abusivi vedono peggiorare la loro condizione, con gravi danni, ma molte non li denunciano perché si vergognano''. Per arginare il fenomeno, l'ordine ha deciso di intervenire realizzando un fumetto informativo, che verrà distribuito nelle farmacie lombarde da aprile, e avviato una collaborazione con i Nas di Milano, cui ha offerto la propria consulenza per definire meglio gli elementi di abusivismo tra gli psicologi. “Ci faremo portavoci in sede nazionale – aggiunge – per diffondere questo protocollo d'intesa tra Nas e Ordine degli psicologi a livello nazionale e nelle altre regioni”.
Adele Lapertosa
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