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Venerdì 28 FEBBRAIO 2020
Emilia Romagna. Emma Petitti è la nuova presidente dell’Assemblea legislativa

Petitti, assessore uscente al Bilancio, è stata eletta all’unanimità. Entrano nell’Ufficio di presidenza anche Silvia Zamboni (Europa Verde) e Fabio Rainieri (Lega) come i vicepresidenti; Lia Montalti (Pd) e Fabio Bergamini (Lega) i segretari; Katia Tarasconi (Pd) e Giancarlo Tagliaferri (Fdi) i questori. Le prime parole di Petitti per dire “grazie” agli operatori sanitari impegnati nell’emergenza coronavirus.

È Emma Pettiti la nuova presidente dell’Assemblea legislativa. Ne dà notizia una nota dell’Assemblea legislative, oggi alla prima seduta, quella di insediamento, dopo le elezioni del 26 gennario. Assessore uscente al Bilancio, prima degli eletti nella lista del Pd nella circoscrizione di Rimini, la neopresidente ha ricevuto il suffragio di tutti consiglieri regionali presenti alla seduta d’insediamento del Parlamento regionale, che ha dato il via all’XI legislatura regionale.
 
Eletto anche l’Ufficio di presidenza, l’organo di governo dell’Assemblea legislativa che affianca la presidente nell’esercizio dell’autonomia organizzativa, funzionale, finanziaria e contabile del Parlamento regionale. Ne fanno parte Silvia Zamboni (Europa Verde) e Fabio Rainieri (Lega) in qualità di vicepresidenti. Segretari sono Lia Montalti (Pd) e Fabio Bergamini (Lega) mentre ricoprono la carica di questore Katia Tarasconi (Pd) e Giancarlo Tagliaferri (Fdi).
 
La presidente Pettiti, nel discorso d’insediamento, ha rivolto un ringraziamento sentito a tutti gli operatori sanitari che si stanno prodigando nella gestione dell’emergenza sanitaria in corso per contrastare la diffusione del coronavirus. “I cittadini chiedono risposte efficaci e mi impegnerò da subito affinché l’Assemblea legislativa, nella distinzione dei ruoli, supporti il lavoro della Giunta” ha dichiarato la presidente. Nel ricordare il lungo e non facile percorso costituzionale che ha portato alla nascita delle Regioni, nel lontano 1970, Emma Pettiti ha evidenziato come oggi il regionalismo sia alla vigilia di nuove sfide, circostanza testimoniata dalla richiesta di autonomia rafforzata avanzata al governo da numerose Regioni, Emilia-Romagna in testa.
 
“Più autonomia - ha spiegato - significa più responsabilità di governo a favore della società regionale”. Non ha mancato, poi, di richiamare i valori che ispirano lo Statuto della Regione e che orientano l’azione dell’Assemblea legislativa, cui compete un rilevante potere legislativo e di indirizzo nonché un rinnovato ruolo di rappresentanza sussidiaria del sistema delle autonomie locali e delle istituzioni territoriali per rispondere alle sfide epocali dell’Unione europea, che richiede un nuovo protagonismo delle Regioni. “Lavoro, diritti, coesione sociale, partecipazione dei cittadini e dei corpi intermedi alla vita delle istituzioni pubbliche, ambiente, sono oggi le sfide più significative per l’Assemblea legislativa, chiamata a lavorare per la comunità regionale con la massima condivisione tra consiglieri di maggioranza e di minoranza, delle cui prerogative e ruoli, in qualità di presidente, sarò garante imparziale e rigorosa” ha affermato Emma Pettiti.
 
Infine, la presidente ha rivolto un appello affinché il Parlamento regionale rivolga il proprio impegno al rafforzamento della parità di genere e al maggiore protagonismo delle donne nella società, a garantire il diritto al lavoro e alla qualità del lavoro, a sostenere le politiche sulla legalità. “L’Emilia-Romagna è terra di libertà e le istituzioni sono chiamate a tutelarla. Invito, pertanto, l’Assemblea legislativa a sostenere ogni iniziativa promossa per la liberazione dello studente Patrick Zaky” ha concluso.
 
I lavori della seduta inaugurale dell’XI legislatura sono stati aperti, in qualità di presidente provvisorio, Mauro Felicori (lista Bonaccini), il consigliere più anziano d’età. Nel rivolgere un augurio di buon lavoro ai nuovi consiglieri, Felicori ha ricordato che nel 2020 si celebrerà il 50° anniversario della costituzione della Regione, evento che, per Felicori, deve motivare le forze di maggioranza e quelle di minoranza alla massima concordia e condivisone istituzionale.

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