quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 27 FEBBRAIO 2020
Coronavirus. Si svuotano le chiese nelle Marche. Messe a porte chiuse e via l’acqua dalle acquasantiere. Le disposizioni dei vescovi 

Anche la Chiesa fa i conti con il coronavirus. E i vescovi della Regione Marche, che ospita il Santuario di Loreto, meta di affollatissimi pellegrinaggi durante tutto l’anno, dà disposizioni a sacerdoti, religiosi e fedeli per ridurre al minimo il rischio contagio. “Possiamo vivere questo momento senza panico, né leggerezza, con senso di vigilanza per il bene comune”.

Non solo scuole chiuse. Anche le Chiese mettono in campo importanti restrizioni per ridurre al minimo il rischio contagio da coronavirus. Nelle Marche, Regione che ospita il Santuario di Loreto, meta di affollatissimi pellegrinaggi durante il corso di tutto l’anno, i vescovi hanno infatti trasmesso disposiziooni a Sacerdoti, Diaconi, Religiosi, Religiose, nonché ai fedeli. “Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune”, scrivono i vescovi in una nota.

Ecco, dunque, le linee dei vescovi marchigiani per contrastare il coronavirus

- Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in volumi ristretti e per lungo tempo. Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale.
- Sono sospese le celebrazioni eucaristiche feriali e festive fino al 4 marzo 2020.
- Per i funerali, si suggerisce di limitarsi al rito delle esequie nella forma breve e con i parenti stretti.
- Nelle messe anche private si ometta il segno di pace e si riceva la Comunione sulla mano e non in bocca.
- Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.
- Le benedizioni pasquali sono sospese fino al 4 marzo 2020.
- Per questa settimana sono sospesi gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche e ogni genere di aggregazione.
- I servizi della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali che prevedono contatto con il pubblico siano sospesi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA