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Martedì 25 FEBBRAIO 2020
Coronavirus. Lombardia, Fontana: “La popolazione sta reagendo in modo composto, serio e civile e siamo riconoscenti per questo”

"Ora non ci resta che aspettare che passino quei 4-5 giorni indicati dai virologi come fondamentali per capire gli esiti delle ordinanze", ha detto oggi il presidente della Regione commentando gli ultimi dati sui contagi nella Regione.

Sono passati cinque giorni da quando, giovedì sera, è stato dichiarato positivo al coronavirus il primo cittadino lombardo. Oltre 100 ore dopo, la situazione è stata definita “stabile” dal presidente della regione Attilio Fontana, che ha ricordato come siano ormai “entrati pienamente in vigore i provvedimenti che abbiamo assunto. Ora non ci resta che aspettare che passino quei 4-5 giorni indicati dai virologi come fondamentali per capire gli esiti delle ordinanze. La popolazione sta reagendo in modo composto, serio e civile e siamo riconoscenti per questo”.
 
Alle 18 del 25 febbraio sono 240 i contagiati in Lombardia, su 1.750 tamponi analizzati (3.500 quelli effettuati). Per i decessi occorre invece attendere la verifica dell’Istituto superiore di sanità, per capire quali siano avvenuti a causa del contagio e in quali invece il coronavirus sia stato una concausa o un elemento che non ha peggiorato un quadro clinico già compromesso.
 
Pietro Foroni, assessore al Territorio e alla Protezione civile, ha evidenziato come siano “un centinaio i volontari attivi nella zona rossa del lodigiano. Abbiamo istituito un Centro di coordinamento soccorsi presso la Prefettura di Lodi, dove abbiamo mandato personale della nostra sala operativa. A Codogno c’è un Centro operativo misto e in ogni paese interessato un Centro operativo comunale”.
 
Una ventina di volontari sono inoltre stati formati per rispondere  al numero verde regionale 800.494545, che deve gestire tra le 250.000 e le 300.000 chiamate al giorno.
Nelle prossime ore saranno disponibili i primi posti individuati per l’isolamento non domiciliare: 59 in zona Linate, 50 all’ospedale militare di Baggio, una quarantina a Piacenza.
 
Per quanto riguarda i laboratori, che sono in grado di processare 50 tamponi all’ora, a quelli del Sacco, della Statale e di Pavia si uniscono altre sei strutture: a Milano Niguarda e Policlinico, poi Monza, Brescia, Bergamo e Melegnano.
 
Sui posti in terapia intensiva, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha ribadito che “la regione ha a disposizione 900 posti tra pubblico e privato, di cui 104 liberi e un centinaio di approntabili, a fronte di 21 persone attualmente ricoverate in terapia intensiva per coronavirus”.
 
Michela Perrone
 

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