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Venerdì 21 FEBBRAIO 2020
Coronavirus. Anelli (Fnomceo): “Medici pronti a fare il loro dovere, ma Regioni li forniscano subito di tutte le adeguate protezioni”
"Dei contagiati di oggi 5 sono operatori sanitari, medici e infermieri. I medici, i professionisti sanitari sono sempre disponibili, e ancor più in questa situazione: continuano arrivarci nominativi di colleghi che si offrono volontari, ad esempio, per i controlli negli aeroporti e comunque per gestire l’emergenza. Ma vanno protetti e preservati, perché possano continuare ad assistere, in piena sicurezza, i cittadini”. Così il presidente della Federazione commentando la situazione in Lombardia.
“Dei 14 contagiati dal nuovo Coronavirus in Lombardia, 5 sono operatori sanitari, medici e infermieri. È indispensabile che le Regioni forniscano subito il previsto materiale di protezione e indicazioni univoche su come gestire i casi. Così si rischia di vanificare il lavoro fatto dal Ministero della Salute, che sin da subito ha invece fornito tali indicazioni, demandando alle Regioni i protocolli operativi e la fornitura dei materiali”. Così il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commentando quanto sta accadendo in Lombardia.
“Ringraziamo ancora una volta il Ministro Roberto Speranza, ringraziamo anche il Segretario della Federazione nazionale dei Medici di Medicina Generale, Silvestro Scotti, che ha preso in mano la situazione dando indicazioni per un triage telefonico prima delle visite – continua Anelli -. I medici non possono, però, essere lasciati soli e senza protezione a gestire la situazione. I medici, gli operatori sanitari, devono per primi essere messi in sicurezza, per poter continuare ad aiutare gli altri. È la prima regola del soccorso. È come quando su un aereo, in caso di atterraggio di emergenza, prima di aiutare, ad esempio, i bambini ad indossare le maschere dell’ossigeno, devono munirsene gli accompagnatori adulti”.
“I medici, i professionisti sanitari sono sempre disponibili, e ancor più in questa situazione: continuano arrivarci nominativi di colleghi che si offrono volontari, ad esempio, per i controlli negli aeroporti e comunque per gestire l’emergenza – conclude -. Ma vanno protetti e preservati, perché possano continuare ad assistere, in piena sicurezza, i cittadini”.
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