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Lunedì 17 FEBBRAIO 2020
Tagli indennità aggiuntive medici emergenza. Fismu Calabria pronta allo sciopero. Il Saues chiede l’intervento del ministro
Per Claudio Picarelli, segretario Fismu Calabria, i tagli alle indennità sono provvedimenti “illegittimi” che “colpiscono diritti acquisiti previsti negli accordi di lavoro”, alimentando il “il clima di disagio, rabbia e preoccupazione”. Per Paolo Ficco, presidente nazionale del Saues, il taglio, anche in Campania, di questa componente stipendiale “non potrà che portare ad un vera e propria fuga di massa dei medici verso altri servizi meno problematici”.
Alta la preoccupazione dei medici dell’emergenza in Campania e Calabria, a causa della scelta delle Asl di “tagliare” ai medici del settore le indennità aggiuntive dall’accordo integrativo regionale. Claudio Picarelli, segretario regionale Fismu Calabria, parla di “sciopero sempre più vicino”, contro questi “provvedimenti illegittimi, sbagliati e punitivi” che “con la scusa di risibili risparmi”, penalizzano i professionisti “che sono la prima linea nei servizi di emergenza urgenza, che rischiano tutti i giorni sulle strade per salvare vite umane”.
“Politiche come queste - prosegue la nota di Picarelli - creano un pericoloso precedente perché colpiscono diritti acquisiti previsti negli accordi di lavoro, il clima di disagio, rabbia e preoccupazione, può portare a dimissioni a catena nel settore, con gravi conseguenze per la tenuta del sistema 118. Abbiamo annunciato lo stato di agitazione, sempre più vicina la proclamazione dello sciopero”.
Contrario ai tagli anche aolo Ficco, presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria. “La decisione di alcune Asl della Campania e della Calabria di sopprimere l’indennità aggiuntiva ai medici di emergenza territoriale convenzionati è totalmente sbagliata e delude clamorosamente quanti, tra convenzionati e dipendenti, si aspettavano semmai, come da noi richiesto a livello nazionale, un incremento della stessa. Abbiamo formalmente chiesto l’intervento del ministro della Salute”, afferma Ficco in una nota.
Per Ficco “le conseguenze di questi tagli saranno devastanti tanto più in presenza di una insostenibile carenza di personale che costringe i medici di emergenza a turni massacranti e li espone a continue aggressioni”.
“Il taglio di questa fondamentale componente stipendiale, praticamente pari ad un quarto della retribuzione complessiva, non potrà che portare ad un vera e propria fuga di massa dei medici verso altri servizi meno problematici”. “Ci aspettiamo - conclude il residente nazionale del Saues - che il ministro intervenga e intervenga presto”.
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