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Lunedì 26 MARZO 2012
Sorbitolo. Mandelli (Fofi): “Serve la sorveglianza del professionista”
“Altro che liberalizzazioni”. Secondo il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti il moltiplicarsi dei canali di vendita e i “giri tortuosi” nella distribuzione di sostanze fanno emergere la necessità di aumentare la presenza del farmacisti e la sorveglianza sul settore.
“Il gravissimo incidente occorso con il sorbitolo nella struttura pugliese mi sembra confermi che trattare i medicinali, e in generale qualsiasi sostanza destinata all’uso nell’uomo, come semplici beni di consumo è un errore che può avere conseguenze tragiche”. Ad affermarlo il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), Andrea Mandelli, secondo il quale “acquisti on-line sui siti di aste, ricerca della fornitura al minor costo e altre procedure di questo tipo sono pratica corrente quando si tratta di viti e dadi o altri articoli di questo genere, ma trasportare queste modalità nel settore della salute, per racimolare qualche decina di euro di risparmio, non ha assolutamente alcun senso”.
Per Mandelli, però, non è questo l’unico aspetto da considerare: “Mi sembra che vicende come questa rilancino la necessità di rafforzare la sorveglianza su tutto il settore, aumentando la presenza del farmacista in tutti gli ambiti in cui si fa uso di sostanze che devono essere somministrate alle persone. Ancora oggi, per esempio, sono troppe le strutture in cui si fa uso di farmaci nelle quali non è presente il farmacista: dalle case di cura private alle residenze per anziani”.
“Altro che liberalizzazioni”, conclude Mandelli. “Visto il moltiplicarsi dei canali di vendita e dei giri tortuosi nella distribuzione di sostanze potenzialmente pericolose mi sembra che quel che serve sia una regolazione al passo coi tempi e con le innovazioni che le tecnologie, come Internet, introducono nella società, ma comunque tale da tutelare la sicurezza del cittadino”.
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