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Giovedì 13 FEBBRAIO 2020
#NoViolenzasuglinfermieri. Janet De Nardis nuovo testimonial della campagna Nursing Up

Attraverso la campagna, gli infermieri chiedono alle istituzioni una risposta immediata e decisa al fenomeno. “Non c’è più tempo da perdere, soprattutto in questo momento di sovraffollamento dei reparti di emergenza/urgenza tra picco influenzale e allerta da Coronavirus”, afferma il sindacato ricordando, nel messaggio interpretato da De Nardis, che “un infermiere su dieci ha subito violenze sul lavoro e il 4% è stato minacciato con una pistola”.

È Janet De Nardis la nuova testimonial della campagna di sensibilizzazione #NoViolenzasuglinfermieri con cui il Nursing Up denuncia “il grave fenomeno delle aggressioni al personale sanitario in pericoloso aumento in Italia”. Questa volta a schierarsi dalla parte del personale sanitario è una giornalista, conduttrice e docente presso l’università La Sapienza di Roma. Ma la campagna Nursing Up ha già visto la partecipazione di Simona Ventura, Giorgio Colangeli, Michela Giraud, Massimiliano Vado, Eva Grimaldi, Maria Vittoria Cusumano, Francesco Foti e Marisa Laurito.

Janet De Nardis, già impegnata nella lotta ai cambiamenti climatici come autrice del corto Punto di rottura, selezionato nei cinque finalisti del prossimo Cortinametraggio (26-29 marzo), è anche direttore artistico del Roma Web Fest, Festival Internazionale di Webserie e prodotti webnativi. E, tra i suoi numerosi impegni, ha voluto sostenere gli infermieri e accendere i riflettori sui crescenti episodi di violenza nei loro confronti, registrando un videomessaggio firmato dalla regista Carolina Ielardi, online da oggi sui profili social del Nursing Up.

“Nel nostro Paese - spiega nella clip - un infermiere su dieci ha subito violenze sul lavoro e il 4% è stato minacciato con una pistola. Non si tratta solo di aggressioni fisiche, ma anche verbali, subendo comportamenti umilianti e mortificanti. A lanciare l’allarme è stato il sindacato degli infermieri Nursing Up, diffondendo i dati dell’indagine condotta con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per misurare a che livello di violenza siamo arrivati. Sono tremila - conclude la De Nardis - i casi di aggressione, di cui solo milleduecento quelli denunciati”. Per dire no alla violenza, basta andare sul sito www.nursingup.it e condividere il video con hashtag #NoViolenzasuglinfermieri.

L’emergenza delle aggressioni riguarda ormai tutto il territorio nazionale. Attraverso questo appello, gli infermieri chiedono alle istituzioni una risposta immediata e decisa al fenomeno. “Non c’è più tempo da perdere, soprattutto in questo momento di sovraffollamento dei reparti di emergenza/urgenza tra picco influenzale e allerta da Coronavirus”, afferma il sindacato.
 

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