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Venerdì 31 GENNAIO 2020
Medici specialisti. Accreditate tre nuove strutture per la formazione
Il reparto di ginecologia e neonatologia dell’ospedale di Silandro, il laboratorio di patologia clinica dell’ospedale di Brunico ed il Dipartimento di prevenzione della salute del Comprensorio sanitario di Brunico sono state accreditate per la formazione specialistica dall’Università di Padova. Widmann: “Un passo in avanti per l’acquisizione di giovani medici”
I futuri medici specialisti potranno fare riferimento ad un’offerta più ampia di posti di formazione. Il reparto di ginecologia e neonatologia dell’ospedale di Silandro, il laboratorio di patologia clinica dell’ospedale di Brunico ed il Dipartimento di prevenzione della salute del Comprensorio sanitario di Brunico hanno appena ricevuto dal Ministero, attraverso l’Università di Padova, l’accreditamento per la formazione di medici specializzati. Accreditamento che ha avuto il via libera dalla Giunta provinciale.
Oltre alle due strutture sanitarie di Brunico, dunque, anche l’ospedale di Silandro entra a far parte della rete di formazione dell’Università di Padova per medici specialisti. “Si tratta di un’ulteriore valorizzazione delle piccole strutture che va nella direzione che ci siamo prefissati, ovvero quella di rafforzare il ruolo della periferia, quindi il territorio provinciale, nell’ambito dell’assistenza sanitaria”, commenta l’assessore alla salute, Thomas Widmann.
Con l’accreditamento le strutture sono quindi ora a disposizione dei futuri medici specialisti dell’Università di Padova che verranno per quattro mesi all’anno per la loro formazione in Alto Adige. “Nel contempo le strutture accreditate sono anche a disposizione di tutti coloro che vogliono svolgere la loro formazione medico specialistica in Alto Adige sulla base del modello austriaco”, precisa Widmann. Dall’introduzione del nuovo modello formativo in base al curriculum formativo austriaco e con contratto di lavoro a tempo determinato sono oltre 100 i medici che hanno iniziato a svolgere la loro formazione specialistica in Alto Adige.
“Ampliare le strutture accreditate significa mettere a disposizione maggiori posti di formazione per i giovani medici interessati, si tratta quindi di un importante passo in avanti per contrastare la carenza di personale – prosegue l’assessore – l’accreditamento dei reparti e delle strutture sanitarie avviene attraverso le Università di Padova, Verona, Udine e Trieste, dato che, come è noto, in Alto Adige non vi è un’analoga facoltà. Si tratta di un punto di partenza per la cooperazione con altre strutture universitarie con l’obiettivo di far venire un numero sempre maggiore di giovani medici in Alto Adige”.
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