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Lunedì 27 GENNAIO 2020
Ao di Padova. Per chi assiste i figli ricoverati i pasti non saranno più gratis: conto di 20 euro al giorno

La novità introdotta con l’ultimo appalto vinto da Serenissima Ristorazione. Insorge la Uil: “Parliamo di mamme che si trovano obbligate ad assistere il proprio figlio proprio perché minore e quindi la loro presenza è obbligatoria all’interno di un ospedale”. E ci sono anche mamme che vengono da fuori città e fuori Regione. Il Direttore amministrativo, Roberto Toniolo, risponde: “L’unico spiraglio sarà quello di chiedere a Serenissima uno sconto sul costo dei pasti per questa fascia di persone che fanno assistenza”. 

Azienda Zero con gli acquisti centralizzati ha, nel corso del 2019, prodotto un risparmio di 206 milioni di euro, bandendo 41 procedure per un importo complessivo di 3.228.136.213,86. In conseguenza di uno di questi appalti cosiddetti “centralizzati”, per l’anno 2020 sono stati sottratti i pasti in forma gratuita, che fino al 2019 sono stati erogati alle mamme in assistenza dei propri figli ricoverati in Pediatria, presso l’Azienda Ospedaliera di Padova. Dai primi di gennaio di quest’anno, coloro che assisteranno i minori ricoverati dovranno, per avere la colazione, il pranzo e la cena, corrispondere 6,50 euro a pasto e quindi all’incirca venti euro al giorno. Parliamo anche di genitori che vengono da fuori Regione e quindi che non hanno possibilità di fare rientro a casa propria.

“L’anno scorso è stato concluso da Azienda Zero un appalto per il nuovo servizio di ristorazione. Questo taglio è figlio di questo bando e della logica al ribasso che ha visto come vincitore la Serenissima Ristorazione. Siamo davanti ad una situazione imbarazzantissima. Com’è possibile pensare di togliere i pasti gratuiti a quelle mamme che si trovano anche obbligate ad assistere il proprio figlio proprio perché minore e quindi la loro presenza è obbligatoria all’interno di un ospedale, molto spesso rinunciando alla possibilità di lavorare per molti mesi o addirittura qualche anno, proprio perché il piccolo paziente soffre di una malattia molto grave tale per cui il ricovero diventa lungo degente”. Grida Luigi Spada della Segreteria della Uil.

Spendere quasi venti euro al giorno per il cibo, diventa, in un mese, una spesa di seicento euro e quindi un cifra che non tutti si possono permettere. E quello che hanno fatto alcune mamme che stanno facendo assistenza ai propri figli rivolgendosi all’AVO – Associazione Volontari Ospedalieri – che nei casi più gravi aiutano i genitori che non riescono a sostenere certe spese. “La UIL chiede con forza che l’Azienda Ospedaliera di Padova che dimostri un atto di civiltà. Continuando come nell’anno appena trascorso a farsi carico della spesa dei pasti di queste mamme, e se vogliono risparmiare che vadano a tagliare sugli sprechi e non sulla disperazione di questa povera gente. La regione ha incaricato Azienda Zero a fare questi mega appalti a ribasso senza tenere in considerazione caso per caso”.

Da parte dell’Azienda Ospedaliera di Padova, sul problema del taglio dei pasti, il Direttore Amministrativo Roberto Toniolo ha affermato: “ I pasti gratis alle mamme dei piccoli pazienti venivano erogati gratuitamente in virtù di un regolamento interno che, però, è venuto meno con il nuovo appalto. L’unico spiraglio – prosegue il Direttore Toniolo -  sarà quello di chiedere a Serenissima uno sconto sul costo dei pasti per questa fascia di persone che fanno assistenza”. 

Endrius Salvalaggio

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