quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 22 MARZO 2012
Censis. Congresso Ipasvi: "Il 75% degli italiani promuove gli infermieri"

Gli italiani hanno una valutazione positiva degli infermieri (75,2%) e consiglierebbero a un figlio di fare questa professione (84%), per il suo valore sociale e perché consente di trovare lavoro rapidamente. Sono questi i risultati di una ricerca del Censis presentata oggi al 16° Congresso Ipasvi.

Una valutazione positiva degli infermieri con cui si entra in rapporto (secondo il 75,2% degli intervistati) e la convinzione che gli infermieri saranno tra i principali protagonisti della sanità del futuro (90%). Quindi una professione da consigliare a figli e amici (84,2%), per la sua utilità sociale e perché consente di trovare rapidamente lavoro.

Sono questi i principali risultati di una ricerca condotta dal Censis e presentata oggi all’apertura del 16° Congresso nazionale della Federazione Ipasvi, che riunisce i Collegi infermieristici di tutte le province italiane.
Secondo gli italiani, gli infermieri godono di una good social reputation (76,6%) e trovano facilmente lavoro al termine dei loro studi (47%), dato confermato dal fatto che effettivamente a un anno dalla Laurea il 93% degli infermieri ha trovato un'occupazione. Ciò la rende un’occupazione consigliabile, malgrado la durezza del lavoro (valutato così dal 63% degli intervistati) e le basse retribuzioni (66,4%). Il 71% è tuttavia convinto che in futuro gli infermieri avranno maggiori riconoscimenti, anche economici.
 
Positiva la valutazione del lavoro infermieristico: il 75,2% degli italiani che ha avuto rapporti diretti o indiretti tramite familiari con gli infermieri valuta come ottima o buona l’attività da loro svolta.
In particolare sono apprezzate le capacità tecnico-professionali (55,6%), la capacità di relazionarsi con i pazienti e i familiari (51,2%), la cortesia e la gentilezza (44,7%).

Per gli italiani gli infermieri si caratterizzano proprio nella sfera delle relazioni: oltre l’82% degli intervistati ritiene che si tratti di una professione che richiede soprattutto capacità psicologiche, relazionali, di approccio alle persone, mentre il 66% degli intervistati si aspetta che gli infermieri contribuiscano a creare un buon clima relazionale, con maggiore attenzione agli aspetti psicologici e umani.
La maggioranza degli italiani (68,5%) ritiene che attualmente nel nostro Paese vi siano pochi infermieri e che sarebbe opportuno aumentarne il numero. Per questo, il 61,3% degli intervistati considera il numero chiuso a Infermieristica un errore.
Sulla base del sondaggio, compiuto su un campione di 1.500 persone, e dei dati forniti dalla Federazione Ipasvi, la ricerca del Censis ha anche individuato tre obiettivi che la professione infermieristica dovrebbe raggiungere nel prossimo futuro: ampliare la possibilità di accesso ai corsi universitari in Infermieristica; valorizzare nella formazione le competenze relazionali accanto a quelle tecnico professionali; accrescere gli spazi di azione autonoma degli infermieri nella sanità italiana, a cominciare dai Pronto Soccorso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA