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Giovedì 16 GENNAIO 2020
Servizio civile nei Pronto soccorso. In Toscana al via bando per 130 giovani

I ragazzi potranno affiancare il personale dell'accoglienza, per dare informazioni, sostegno e orientamento. “La Toscana è la prima Regione a fare una cosa del genere”, evidenzia la Regione, spiegando che ai giovani che verrano selezionati per il progetto, le Aziende dovranno offrire alcuni corsi di formazione, tra cui quello sull’uso dei defibrillatori, sulla privacy e sui Percorsi Assistenziali per i Soggetti con bisogni Speciali e sulla gestione delle relazioni e dei conflitti. Inoltre Regione potrà organizzare una giornata formativa sull’accoglienza.

Pubblicato ieri sul Burt, il Bollettino ufficiale della Regione Toscana, e aperto fino al 14 febbraio, il bando rivolto ai giovani che vogliono fare servizio civile nei pronto soccorso degli ospedali toscani: 130 posti, nelle aziende sanitarie e ospedaliere, per una durata di 12 mesi. Il progetto regionale "Servizio civile nei pronto soccorso toscani" è rivolto alle Aziende sanitarie toscane che gestiscono i 38 Pronto soccorso degli ospedali, e che sono anche enti iscritti all'albo degli enti del servizio civile regionale.

La somma destinata dalla Regione è pari a 735.000 euro, che saranno ripartiti tra le Aziende sanitarie in base a criteri che tengano conto del numero dei pronto soccorso all'interno dei presidi ospedalieri  di ciascuna Azienda, delle loro dimensioni e del numero di accessi (Questa la suddivisione dei 130 posti tra le varie Aziende: Ausl Toscana Centro 28 posti, Ausl Nord Ovest 38 posti, Ausl Sud Est 30 posti, Aou Careggi: 16 posti
Aou Meyer 2 posti, Aou Pisana 12 posti, Aou Senese 4 posti).

"Lo scorso ottobre - spiega in una nota l’assessore alla salute Stefania Saccardi - abbiamo varato con una delibera il Piano di azioni per migliorare l'esperienza di pazienti e parenti nei pronto soccorso. Tra queste azioni rientra, appunto, anche la presenza di ‘accompagnatori’, ragazzi del servizio civile che potranno affiancare il personale dell'accoglienza, soprattutto nei confronti dei pazienti più fragili, per dare informazioni, sostegno e orientamento. La Toscana è la prima Regione a fare una cosa del genere. Per molti cittadini, il pronto soccorso è la porta di accesso all'ospedale, svolge una funzione di rassicurazione e aumenta la fiducia nei confronti dell'intero servizio sanitario”.

Il bando si inserisce tra le opportunità promosse da Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani, ed è finanziato dalla Regione con il POR FSE 2014-2020 per 735.000 euro. Ai giovani in servizio civile spetta un assegno mensile di 433 euro. L'avviso è pubblicato ai seguenti indirizzi:
www.regione.toscana.it/servizio-civile

giovanisi.it/servizio-civile


“Con questo progetto - spiega la Regione - si vogliono potenziare i servizi di accoglienza e informazione a pazienti e familiari che arrivano nei pronto soccorso degli ospedali toscani; in particolare, supportare gli operatori sanitari nella fase di accoglienza e accompagnamento dei pazienti e dei loro parenti durante tutto il percorso assistenziale; offrire un servizio di prima accoglienza, informativa e di orientamento all'utente, prevalentemente fragile, che arriva al PS, attraverso un'informazione chiara, e anche con la distribuzione e raccolta di questionari di gradimento”.

Ai giovani del servizio civile che verrano selezionati per il progetto, le Aziende dovranno offrire, entro e non oltre i primi tre mesi dell'avvio del progetto (che dura complessivamente 12 mesi), i seguenti corsi di formazione: utilizzo dei defibrillatori (es. BLSD); sicurezza nei luoghi di lavoro; organizzazione dell'ente e del sistema sanitario regionale (durata minima 3 ore); privacy e trattamento dati (durata minima 3 ore); PASS, Percorsi Assistenziali per i Soggetti con bisogni Speciali (durata minima 3 ore); gestione delle relazioni e dei conflitti (durata minima 3 ore); corso sull'accoglienza, articolato in un modulo base della durata minima di 3 ore, che potrà essere sviluppato e ampliato anche nei successivi mesi di servizio; corso sulla DGR 806/2017, con particolare riferimento alla riforma organizzativa dei Pronto soccorso della Toscana.

Inoltre Regione Toscana, in collaborazione con il Centro di Ascolto Regionale,
potrà organizzare una giornata formativa sull'accoglienza, alla quale le Aziende sanitarie toscane che aderiscono al progetto dovranno far partecipare i giovani selezionati.

“L'attenzione e l'ascolto attivo da parte dei giovani del servizio civile - secondo la Regione - potranno essere utili anche per costruire una mappatura dei bisogni della popolazione che arriva al pronto soccorso, e costruire di conseguenza le risposte più appropriate; e anche per favorire il contenimento del fenomeno delle aggressioni al personale sanitario, che sono in costante aumento e rappresentano un problema oggettivo”.

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