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Martedì 07 GENNAIO 2020
Tumori. Ogni Asl avrà la sua “Banca della parrucca”. Stanziati 450 mila euro per il prossimo biennio

Lo prevede la Legge di Stabilità approvata in Consiglio regionale negli ultimi giorni del 2019. Le risorse saranno 300 mila euro per il 2020 e 150 mila euro per il 2021. La Banca della Parrucca sarà istituita presso ogni Azienda sanitaria locale e, in collaborazione con le altre Asl e con il coinvolgimento degli Enti del terzo settore che operano per l’assistenza ai malati oncologici, realizzerà e fornirà gratuitamente le parrucche.

La Regione Lazio nella Legge di Stabilità recentemente approvata ha stanziato un finanziamento di 450 mila euro per il prossimo biennio (300 mila euro per il 2020 e 150 mila euro per il 2021) destinato all’acquisto di parrucche per i malati oncologici al fine di alleviare il disagio psicologico derivante dalla perdita dei capelli durante le cure. Viene inoltre istituita la Banca della Parrucca presso ogni Azienda sanitaria locale che, in collaborazione con le altre Asl e con il coinvolgimento degli Enti del terzo settore che operano per l’assistenza ai malati oncologici, fornirà gratuitamente le parrucche.

La Giunta regionale, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge regionale, definirà con una delibera i requisiti e i criteri di priorità per l’accesso ai contributi, le modalità di presentazione delle domande, i criteri per la realizzazione e i requisiti per l’accesso alla Banca della Parrucca ed infine le modalità di coinvolgimento degli Enti del terzo settore.

“E’ un piccolo segnale, fortemente richiesto dalle associazioni dei malati, di vicinanza e supporto in un momento così difficile come il periodo della malattia – hanno commentato in una nota congiunta l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato e l’Assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Troncarelli - Oltre a tutte le cure vogliamo alleviare il disagio psicologico che è conseguenza della malattia che non solo colpisce il corpo, ma spesso ha conseguenze anche sulla psiche del paziente. Un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo alle consigliere regionali prime firmatarie dell’emendamento, Michela Di Biase, Sara Battisti e Eleonora Mattia”.

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