quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 18 DICEMBRE 2019
Orticaria cronica spontanea. Su prescrivibilità Omalizumab a carico del Ssn nuovo approfondimento entro fine anno

La Cts di Aifa, nei mesi scorsi, aveva già valutato negativamente la richiesta di rimborsabilità del farmaco oltre i 12 mesi di trattamento. Oggi in Commissione Affari Sociali la sottosegretaria alla Salute Zampa, rispondendo ad un'interrogazione di De Filippo (IV) ha annunciato: "La questione è stata nuovamente sottoposta alle valutazioni della CTS e, proprio in questi giorni Novartis è convocata presso il Comitato Prezzi e Rimborso di Aifa per un ulteriore approfondimento della vicenda".

Si riapre la questione sulla rimborsabilità della specialità medicinale Xolair, con principio attivo “Omalizumab”, indicata per il trattamento dell’orticaria cronica spontanea. Ad annunciarlo è stata oggi la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, rispondendo in Commissione Affari Sociali ad un'interrogazione sul tema presentata da Vito De Filippo (IV).
 
Come ricordato dalla sottosegretaria, la questione è stata discussa e approfondita durante le sedute della Cts di Aifa svoltesi nei mesi di aprile e maggio 2019. La Cts aveva valutato negativamente la richiesta di rimborsabilità di Xolair, oltre i 12 mesi di trattamento, poiché "le evidenze scientifiche attualmente disponibili sono costituite da studi clinici non randomizzati, non controllati, e condotti su campioni di piccole dimensioni o su singoli pazienti ('case report'), pertanto, non ha ritenuto che gli elementi disponibili fossero sufficienti per ridefinire il profilo di efficacia e sicurezza di ulteriori cicli di trattamento rispetto a quelli già rimborsati, ed ha confermato l’attuale Piano Terapeutico, che non prevede trattamenti di durata eccedente i 12 mesi".
 
"Tuttavia - ha precisato Zampa - attesa la delicatezza della questione in esame e, per tutelare al meglio la salute dei pazienti individuando possibili soluzioni terapeutiche percorribili, l’Aifa - viste le segnalazioni pervenute dalle associazioni di categoria con le quali, peraltro, ha avviato diverse interlocuzioni - sta procedendo alla verifica delle condizioni necessarie per la revisione dell’attuale periodo di rimborsabilità del medicinale, estendendolo oltre gli attuali 12 mesi".

"Sul punto si segnala che la questione è stata nuovamente sottoposta alle valutazioni della Cts e che, contemporaneamente, proprio in questi giorni (17-19 dicembre 2019) l’azienda farmaceutica Novartis Farma S.p.A., titolare dell’autorizzazione in commercio del medicinale, è convocata presso il Comitato Prezzi e Rimborso dell’Agenzia stessa, affinché sia condotto un ulteriore approfondimento della vicenda. Ciò rappresenterebbe un segno positivo diretto all’auspicata chiusura del procedimento entro la fine dell’anno", ha concluso Zampa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA