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Venerdì 13 DICEMBRE 2019
Sicurezza in sala parto. Il Gruppo Emergenze Ostetriche premia gli specialisti che hanno meglio descritto le casistiche
Un premio “per non ripetere l’errore umano” quello che sarà consegnato domani al Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma. L’obiettivo è trasformare la visione dell’errore medico da evento portatore di crisi nella relazione medico-paziente a occasione per intraprendere un percorso costruttivo di miglioramento delle cure, di comprensione e di solidarietà. Ad aggiudicarsi il primo premio Patrizia D'Oria e Emilia Schinelli dell'Ospedale di Alzano lombardo ASST Bergamo Est.
Il Premio “Margherita” è la prima manifestazione nata in Italia, su iniziativa del Gruppo Emergenze Ostetriche (GEO), per trasformare la visione dell’errore medico da evento portatore di crisi nella relazione medico-paziente a occasione per intraprendere un percorso costruttivo di miglioramento delle cure, di comprensione e di solidarietà, affinché sia sempre più difficile ripetere gli errori, pur connaturati nell’umano.
Sabato 14 dicembre, ore 10, nella Sala Assunta del Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma, verrà assegnato il riconoscimento a due operatori dello stesso punto nascita (un medico e un’ostetrica) che, dopo aver lavorato insieme, hanno presentato la migliore raccolta dati della propria sala parto in termini di qualità, accuratezza, presentazione, semplicità, lettura e fruibilità. “La casistica che si aggiudicherà il premio non sarà quella con gli esiti migliori, ma quella con gli esiti meglio descritti”, evidenzia la nota che annuncia la cerimonia.
Il Premio sarà consegnato al termine di un incontro dedicato al tema “Raccolta, Analisi e Comunicazione dei Dati in Sala Parto”, cui parteciperanno tra gli altri la Responsabile Materno Infantile dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di Ginevra - Ana Pilar Betran Lazag - e il Dr Michael Robson, autore della classificazione che porta il suo nome (raccomandata dall’OMS), che permette di analizzare e descrivere in maniera clinicamente rilevante, analitica e riproducibile nel tempo e nello spazio, la frequenza dei tagli cesarei. La tavola rotonda conclusiva "I dati, l’errore e la comunicazione: una chiave di lettura della moderna crisi della relazione assistenziale" avrà l'obiettivo di sintetizzare le possibilità offerte dalla raccolta dati, l'importanza del database nazionale come fonte di informazioni sul percorso nascita e l'evento parto e come questo possa contribuire a ridurre gli errori e a migliorare la relazione con le donne.
“Il Rapporto CedAP (Certificato di assistenza al parto – analisi dell’evento nascita) rappresenta un database formidabile, diffuso capillarmente su tutto il territorio nazionale, la cui implementazione consente di acquisire informazioni e conseguentemente di definire strategie sanitarie adeguate per migliorare l’assistenza all’evento nascita - spiega Antonio Ragusa, ideatore del Premio, Direttore di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina - . Conoscere ciò che facciamo è la base per cogliere differenze, difficoltà organizzative e culturali nell'assistenza, per offrire alle persone di cui ci prendiamo cura i dati della nostra stessa attività. In altri termini ci aiuta a conoscere e correggere possibili errori e ad avere consapevolezza nella comunicazione, mettendo al centro della nostra attività il bene delle persone per cui lavoriamo”.
Al bando di gara hanno preso parte 10 strutture ospedaliere italiane.
I vincitori sono:
1° premio - Dr.ssa Patrizia D'Oria e Dr.ssa Emilia Schinelli dell'Ospedale di Alzano lombardo ASST Bergamo Est.
2° premio - ex aequo, Dr.ssa Sara D'Avino e Dr.ssa Elisa Bruschi dell' Ospedale di Massa e Carrara, Toscana Nord Ovest; Dr.ssa Denise Rinaldo e Dr. Giovanni Longo dell'Ospedale di Seriate ASST Bergamo Est.
3° premio - Dr.ssa Stefania Gigante e Dr.ssa Maria Calabretti del Policlinico Universitario di Bari.
Ai primi due vincitori verrà data la possibilità di partecipare gratuitamente a un corso pratico-teorico di formazione avanzata sulla Leadership in Sala Parto, del valore commerciale di 1.400 euro, che si terrà proprio al Fatebenefratelli nel 2020.
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