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Giovedì 12 DICEMBRE 2019
Patto per la Salute. Le Regioni presentano una “contro” bozza. Tra le proposte quella di recepire da subito la sentenza della Consulta su illegittimità dell’incompatibilità tra Presidenti e Commissari
E poi medici a lavoro fino a 70 anni e stop a spoils system e prevenzione da valutare a parte nei finanziamenti (anche se su questi ultimi due punti le Regioni sono spaccate). E ancora, revisione del Dm 70/15 sugli standard ospedalieri con possibili deroghe per le piccole Regioni e possibilità di conferire incarichi di lavoro autonomo e contratti a tempo determinato anche per specializzandi a partire dal 2° anno. LA BOZZA DI PATTO SALUTE PROPOSTA DA REGIONI
Revocare i commissari ad acta non presidenti di Regione in virtù della recente sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittima l’incompatibilità, revisione del Dm 70/15 sugli standard ospedalieri con possibili deroghe per le piccole Regioni, medici a lavoro fino a 70 anni, possibilità di conferire incarichi di lavoro autonomo e contratti a tempo determinato anche per specializzandi a partire dal 2° anno. Queste alcune delle proposte di modifica al Patto per la Salute che all’unanimità le Regioni hanno inviato oggi a Mef e Salute.
Ma non è finita, nel documento inviato dalle Regioni sono contenute altre proposte su cui però non tutti i presidenti sono d’accordo. La prima riguarda lo spoils system per gli Enti vigilati: le Regioni di centrodestra sostanzialmente chiedono che le nomine siano concordate ma sul punto c’è la contrarietà di Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania.
Altra modifica su cui c’è dissenso è quello di considerare la Prevenzione come investimento e fuori dal calcolo della gestione ordinaria. In questo caso c’è il no di Toscana, Emilia Romagna e Lazio.
Ora la palla passa nuovamente a Mef e Salute, anche se le stesse Regioni dovranno comunque risolvere le questioni su cui ancora all'interno della Conferenza c'è dissenso. La scadenza del 31 dicembre però si avvicina e l'ultima data utile per siglare il Patto sembra essere quella del 18 dicembre, data in cui dovrebbe essere convocata la Stato-Regioni.
Luciano Fassari
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