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Giovedì 21 NOVEMBRE 2019
Belcolle di Viterbo. Gravi ritardi nei lavori del Blocco A3, la Asl manda a casa l’appaltatore
Ad oggi i lavori portati a termine non supera il 10% del totale delle opere previste contro l’80% circa che si sarebbe potuto realizzare. “Considerando l’importanza e il valore strategico del completamento dell’ospedale di Belcolle, l’Azienda si è trovata nelle condizioni obbligate di porre in essere la risoluzione contrattuale in danno”, spiega la Asl chiarendo di avere provato a richiamare l’impresa alla puntualità, ma senza successo. La Asl si impegna ora a riaffiorare i lavori in tempi celeri.
La Asl di Viterbo, con delibera 2351, approvata nella giornata di ieri, ha proceduto alla risoluzione contrattuale, per “grave inadempimento”, nei confronti dell’appaltatore dei lavori di completamento del Corpo A3 di Belcolle: l’associazione temporanea di impresa composta dalle società Salc e Ircop.
“Le motivazioni che sono alla base di questa decisione gravosa e complessa - spiega la Asl in una nota - fanno riferimento al mancato rispetto dei termini contrattuali nell’andamento dei lavori. Un ritardo che si è rivelato gravemente pregiudizievole per la realizzazione delle opere, nei tempi e nei modi previsti dal contratto di appalto e dal progetto esecutivo”.
“Considerando l’importanza e il valore strategico del completamento dell’ospedale di Belcolle - prosegue la nota - l’Azienda si è trovata nelle condizioni obbligate di porre in essere la risoluzione contrattuale in danno, nonostante i tentativi messi in campo dalla direzione dei lavori per richiamare l’impresa appaltatrice ad effettuare tutto quanto necessario a garantire la puntuale prosecuzione del cantiere. Già nel mese di aprile, infatti, era stata avviata una analoga procedura di risoluzione contrattuale che l’azienda sanitaria non aveva portato a compimento a seguito della firma di un cronoprogramma da parte della ditta appaltatrice, con l’assunzione di impegni specifici, rivelati disattesi".
Ad oggi, illustra la nota della ASl, pur considerando gli imprevisti sopraggiunti dall’apertura del cantiere, il volume dei lavori portati a termine dalla ditta appaltatrice non supera il 10% del totale delle opere, a fronte di una proiezione, elaborata dai tecnici della Asl, di circa l’80% di lavori che, alla data odierna, sarebbero potuti essere comunque realizzati. Per tali motivazioni, la Asl di Viterbo avvierà tutte le procedure previste dalla normativa vigente nei casi di risoluzione contrattuale.
“Il completamento del Corpo A3 dell’ospedale di Belcolle è atteso da anni dalla popolazione e dagli stessi professionisti della sanità. La Asl di Viterbo - ribadisce la Asl - individua in questa opera il naturale compimento del lavoro svolto, in particolare nell’ultimo quadriennio, che ha prodotto risultati significativi sul fronte del miglioramento dei servizi erogati alla cittadinanza e dell’implementazione di numerosi percorsi, e di altrettante reti, di presa in carico di specifici bisogni di salute. Attività, servizi e nuovi modelli di assistenza, di cura e di orientamento dei cittadini che, nell’ottica della continuità tra ospedale e territorio, e all’interno della rete ospedaliera aziendale, individuano in Belcolle il nodo centrale di questa organizzazione complessa”.
“La risoluzione contrattuale - spiega l’Azienda -, certamente, comporta un rallentamento al completamento di una opera pubblica di così grande rilevanza per tutto il sistema sanitario locale, ma, allo stesso tempo, è un atto di forte determinazione da parte dell’Azienda rispetto al raggiungimento di un obiettivo che resta irrinunciabile. La Asl si è fissata tempi e modalità puntuali per l’esecuzione dei lavori. Il mancato rispetto degli stessi non può considerarsi, in alcun modo, giustificabile, né tantomeno accettabile. Per questa ragione la scelta della risoluzione contrattuale va interpretata come un ulteriore atto che conferma l’interesse da parte dell’azienda di completare le opere in corso”.
“Il considerevole lavoro svolto, in stretta sinergia e collaborazione con la Regione Lazio, al fine di raggiungere un così importante risultato per l’intera provincia - conclude la nota -, non può essere dunque disperso e, per le stesse motivazioni, già richiamate nell’atto di risoluzione contrattuale, l’Azienda si impegna a rinviare a un successivo provvedimento l’affidamento dei lavori di completamento del Blocco A3, assumendo l’impegno di privilegiare tutti i percorsi più celeri consentiti dalla normativa vigente”.
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